Le McLaren latitano e Max Verstappen, sornione, ne approfitta. “Super Max”, infatti, si è aggiudicato di forza il Gran Premio dell’Azerbaijan, diciassettesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2025 e ora, statene certi, non farà dormire sonni tranquilli al team di Woking. Sul tracciato di Baku il quattro-volte campione del mondo ha fatto il bis del trionfo di Monza, dominando la scena dal primo all’ultimo metro e ora la situazione in classifica generale si fa quanto mai interessante, dato che Oscar Piastri è andato a muro nel corso del primo giro e Lando Norris non è andato oltre la settima posizione.

La corsa al titolo vede ora l’australiano ancora al comando con 324 punti, con Lando Norris che si porta a quota 299 (-25), mentre Max Verstappen sale a 255 e, come detto, inizia a mettere pressione ai rivali. Il pilota olandese, che compirà 28 anni tra 9 giorni, ha messo a segno il successo numero 67 della propria carriera, ribadendo a tutti di essere, e di gran lunga, il pilota migliore di questa era. La Red Bull ha mosso qualche passo in avanti a livello tecnico, ma il nativo di Hasselt sa mettere tutto il resto. Dietro la lavagna la McLaren. Oscar Piastri ha vissuto il peggior weekend della sua annata. Dopo essere andato a muro ieri in curva 4, oggi si è ripetuto in curva 6, mentre Lando Norris, spento sin da ieri, non è stato molto meglio oggi con un risultato modesto, non andando ad approfittare, di nuovo, dell’errore del rivale. In casa Ferrari, invece, siamo alle solite. Tante parole, tante speranze al venerdì, poi quando arrivano le qualifiche del sabato tutto cambia. Si oscura la vallata, come si suol dire. Anche oggi i due piloti di Maranello hanno fatto quello che hanno potuto, ovvero poco. Se non pochissimo. Ai limiti della top10, impossibilitati a superare Williams o Racing Bulls. Davvero delusione enorme a Maranello.

Max Verstappen (Red Bull) ha vinto la gara con un margine di vantaggio di 14.6 secondi su George Russell (Mercedes),mentre completa il podio uno straordinario Carlos Sainz (Williams) a 19.1. Quarta posizione per un ritrovato Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) a 21.7, quinta per il neozelandese Liam Lawson (Racing Bulls) a 33.2, mentre in sesta troviamo il nipponico Yuki Tsunoda (Red Bull) a 33.8. Solamente settimo Lando Norris (McLaren) a 34.2, quindi ottavo Lewis Hamilton (Ferrari) a 36.3, davanti a Charles Leclerc (Ferrari) nono a 36.7, infine completa la top10 il francese Isack Hadjar (Racing Bulls) a 38.9.

LA GARA 

Allo spegnimento dei semafori lo scatto migliore porta la firma di Max Verstappen nonostante le gomme hard (temperatura di 21° e 26 sull’asfalto), mentre alle sue spalle Russell (hard) passa Tsunoda (hard) con Leclerc (medie) e Hamilton (hard) in nona e decima posizione alle spalle di un poco brillante Norris (medie). Si arriva a curva 6 e arriva la prima clamorosa notizia della giornata: Piastri va a muro. Dopo aver realizzato una falsa partenza l’australiano si è palesemente innervosito, ha perso posizioni e, per provare a recuperare, ha completamente sbagliato la frenata ed è finito contro le protezioni. Esce, ovviamente, la Safety Car.

Si torna alla gara al 5° dei 51 giri previsti con Verstappen che gestisce senza problemi la ripartenza dopo la Safety Car con Sainz, Lawson, Russell e Antonelli alle sue spalle. Il rookie bolognese attacca il compagno e si mette al quarto posto. Leclerc passa Norris e sale in ottava posizione, quindi dopo poche curve fa lo stesso anche su Hadjar. Arriviamo al decimo giro con Verstappen al comando con 2.0 su Sainz, 3.6 su Lawson e 4.7 su Antonelli. Quinto Russell a 7.5 dopo un bel duello con Tsunoda a 8.7, quindi settimo Leclerc a 8.8 inseguito da Norris e Hamilton.

Si apre la finestra dei pit-stop. Al 19° giro, mentre Verstappen allunga a 4.9 su Sainz e 9.9 su Lawson, il primo a rientrare ai box è Antonelli che monta le hard e rientra in 12a posizione. Leclerc lo imita alla tornata successiva. Il monegasco, ora con le hard, rientra subito alle spalle del bolognese che, invece, non riesce nell’undercut su Lawson. Si rifà con un sorpasso sul traguardo al termine del giro.

Passata la metà gara Verstappen prosegue con un ritmo eccezionale con 9.2 su Sainz (che si ferma al 28° giro), 11.8 su Russell, quindi Tsunoda a 16.4, Norris a 18.7 e Hamilton a 2.6 tra i piloti che non si sono ancora fermati. Leclerc rimane 10° e non riesce ad avvicinarsi a Lawson. Al giro 37 è la volta di Hamilton. L’inglese monta le medie e si ritrova nono alle spalle del compagno di team che, giro dopo giro, non riesce a sfruttare nemmeno il DRS alle spalle della Racing Bulls del neozelandese.

Norris si ferma ai box un giro dopo e, con un ennesimo pit-stop imperfetto (4.1 secondi) rientra ottavo alle spalle di Leclerc. Verstappen, invece, alluna lo stint all’inverosimile e passa alle medie al 41° giro. L’olande rientra in gara comodamente in vetta con 11.8 su Russell che passa Sainz (terzo a 14.1) ai box. Quarto Antonelli a 15.5, quinto Lawson a 23.1, sesto Tsunoda a 24.2, quindi settimo Norris a 25.5 che si sbarazza di Leclerc, con Hamilton che si avvicina al compagno di team e al 43° giro si materializza lo scambio di posizioni tra i due. Nelle ultime battute si forma un trenino composto da Lawson, Tsunoda, Norris e Hamilton in lotta per la quinta posizione, ma le posizioni non cambiano, come davanti, dove Verstappen va a tagliare il traguardo in solitaria.