C’è emozione e attesa tra i giovani studenti che oggi incontreranno il Capo dello Stato. Sergio Mattarella ha scelto Napoli per inaugurare l’anno scolastico 2025-2026. C’è emozione non solo tra i ragazzi dell’ex Capalc di via Terracina, dove condividono gli spazi gli istituti superiori della zona occidentale il professionale Rossini, il liceo scientifico Labriola e il liceo artistico Boccioni.

APPROFONDIMENTI

Perché Mattarella ha scelto altre due scuole simbolo: quella all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida e quella ospitata nell’Ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon a Posillipo. Due luoghi di sofferenza: il primo per chi ha violato la legge e sta scontando la pena in un carcere dove però le porte prima o poi si riapriranno e ci sarà un nuovo futuro grazie anche all’istruzione e alla formazione. Il secondo per i piccoli pazienti ai quali viene comunque garantita la continuità dell’insegnamento durante il ricovero.

Mattarella a Napoli, un’alunna del Pascal di Pompei accompagnerà domani il Presidente

l PRECEDENTI

Non è la prima volta che Mattarella inaugura l’anno scolastico a Napoli, è già successo per quello del 2015-16. Mattarella era stato eletto da poco – era il suo primo mandato, gennaio del 2015 al Quirinale – e scelse anche allora Napoli, la scuola Sannino di Ponticelli, periferia orientale della città afflitta dalla guerra di camorra. E non lontano da Ponticelli – a San Giovanni a Teduccio – tornò nel 2019 quando ci fu un omicidio di camorra all’esterno proprio di una scuola, al Rione Villa, mentre i ragazzi si apprestavano a sedersi tra i banchi. È storia la foto dello zainetto di un bambino a pochi passi dal cadavere.

LA GIORNATA

Il Presidente della Repubblica è atteso a Napoli nella tarda mattinata e la prima tappa sarà a Villa Rosebery, la residenza partenopea del Capo dello Stato. Dove spesso – visto il legame fortissimo con Napoli e la sua gente – riceve qualche ospite. Alle 17 è previsto l’inizio della visita istituzionale vera e propria, a quell’ora è atteso a Nisida. Ad accompagnare il Presidente sarà il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Mattarella sarà accolto dal sindaco Gaetano Manfredi, il Vescovo don Mimmo Battaglia, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca e il Prefetto Michele Di Bari. Con loro gli assessori alla Scuola di Comune e Regione, rispettivamente Maura Striano e Lucia Fortini. A Nisida, Mattarella è già stato quattro anni fa e con i ragazzi detenuti ha avuto e ha un rapporto diretto e schietto, tanto da averli ricevuti al Quirinale lo scorso anno. Accogliendoli con un messaggio di speranza: la detenzione non può trasformarsi in una condanna perpetua, ma deve restare una cicatrice che col tempo si rimargina, poiché la giustizia deve punire, ma anche aprire porte, non chiuderle per sempre. E l’istruzione è parte fondante. Una cerimonia – prevista la diretta di Rai 1 – che propone dunque un itinerario simbolico particolarmente significativo. «Luoghi – fanno sapere dal Comune di Napoli – che rappresentano contesti complessi dove l’educazione assume un valore ancora più prezioso, dimostrando concretamente che “la scuola è ovunque”. La scelta di includere scuole in strutture sanitarie e penitenziarie testimonia l’impegno delle Istituzioni nel garantire il diritto all’istruzione anche nelle situazioni più difficili, confermando il principio costituzionale che vede nell’educazione uno strumento di crescita e riscatto sociale per tutti i giovani».

L’OSPEDALE E IL ROSSINI

Dopo la scuola all’interno di Nisida, il Presidente sarà al Santobono-Pausilipon dove incontrerà gli alunni ammalati. Una eccellenza della Sanità sotto tutti i punti di vista, quella del Santobono-Pausilipon: qui l’istruzione viaggia insieme con cure che sono all’avanguardia sia nella sede del Vomero sia in quella posillipina – dove andrà Mattarella – specializzata nelle cure delle malattie del sangue.

Un momento di grande intensità l’inaugurazione dell’anno scolastico della scuola all’interno dell’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon con i piccoli ammalati: si renderà omaggio a un’umanità che resiste, fatta di medici, infermieri e famiglie che, nonostante le difficoltà, tengono accesa la speranza, e alle maestre e alle psicologhe della scuola . Un modo per ricordare a tutti che il Paese si misura dalla cura che riserva ai più fragili. E di questo il Santobono è certamente uno degli esempi più fulgidi .

LE TRE SCUOLE

Alle 18,30 la visita ai ragazzi delle tre scuole di via Terracina, un grande complesso moderno e funzionale. L’ex Capalc ospita più di 2mila studenti. La struttura è stata trasformata in una mega cittadella scolastica con 84 aule e 22 laboratori, accogliendo così il liceo scientifico Labriola, l’Istituto Alberghiero Rossini e l’artistico Boccioni. Un’area di 35mila metri quadri, nella quale trova spazio anche una palestra nuova di zecca. La struttura è utilizzata non solo per le ore curricolari, ma nel pomeriggio è aperta al territorio. Aperte nel 2017 dopo che il Capalc era caduto in rovina e abbandonato. Anche questo è un modo per dire che Napoli si muove e lo fa pensando ai suoi giovani. E il Presidente Mattarella oggi lo vedrà di persona.