Considerate un ponte verso l’elettrico puro, le auto ibride plug-in andrebbero guidate quotidianamente solo quando l’autonomia a batterie è superiore al percorso da fare. Ma troppo spesso capita che gli automobilisti non effettuino alcuna ricarica, limitandosi al pieno di benzina e vanificando l’obiettivo green del doppio motore.
Adesso, però, Toyota offre una soluzione che sfrutta le cosiddette scienze comportamentali per aumentare le visite alle colonnine. Il centro di ricerca del costruttore giapponese ha infatti sviluppato un’app per smartphone che incoraggia i proprietari di veicoli a collegare la spina al momento opportuno.
Come funziona
A differenza delle app tradizionali, che bombardano l’utente di notifiche, la ChargeMinder della Casa nipponica invia “Promemoria di ricarica just-in-time”, che compaiono quando l’automobilista PHEV è più propenso a ricaricare ma potrebbe dimenticarsene o distrarsi.
L’app considera sia l’ora che una serie di dati provenienti dalla vettura per inviare la notifica nel momento migliore. C’è anche un tocco di gamification, con serie di ricariche consecutive, riepiloghi e quiz che intrattengono l’utente. Può sembrare un dettaglio, ma la Casa sostiene che l’effetto sul comportamento reale di diversi proprietari statunitensi è stato positivo.
Fonte: Toyota
Esperimenti in USA e Giappone
Il costruttore ha condotto due studi per valutarne l’efficacia dell’idea. Negli USA circa 100 proprietari PHEV hanno partecipato come volontari retribuiti per chiarire se l’app aiutasse davvero a ricaricare più spesso. In Giappone, altri 100 volontari l’hanno usato per favorire l’uso di energia rinnovabile durante la ricarica.
Entrambi i gruppi hanno utilizzato ChargeMinder per 5 settimane. In ogni Paese i volontari sono stati assegnati casualmente a un gruppo di trattamento (che riceveva notifiche puntuali) o a un gruppo di controllo (che non ne riceveva).
Negli Stati Uniti, i proprietari PHEV che ricevevano i promemoria hanno aumentato le ricariche del 10% rispetto al gruppo di controllo. Le notifiche hanno inoltre accresciuto del 16% la soddisfazione verso il veicolo, portandola a un tondo tondo 100%.
Foto di: Toyota
Nel Paese del Sol Levante l’app è stata adattata per privilegiare la ricarica durante le ore di picco solare. Il risultato è stato un cambiamento del comportamento del 59%, con quasi 30 minuti in più di ricarica diurna al giorno per veicolo, sfruttando così più energia solare.
«La tecnologia non è l’unico modo per ridurre le emissioni: contano anche le scelte delle persone», ha dichiarato Gill Pratt, Chief Scientist di Toyota Motor Corporation e ceo del Toyota Research Institute.
«Questa ricerca dimostra come interventi comportamentali basati sulla scienza possano aiutarci a tagliare le emissioni di carbonio il più possibile e nel minor tempo possibile, aumentando al contempo la soddisfazione dei clienti».
L’app ChargeMinder non è ancora disponibile al pubblico, ma Toyota ha fatto sapere che condurrà altri test su nuovi gruppi di utenti. Nel lungo periodo, potrebbe arrivare anche sullo store di riferimento per gli smartphone.