Obesità infantile, vaccinazioni, tecnologia e responsabilità medica. Sono stati i temi al centro del congresso regionale organizzato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che si è svolto ad Agrigento riunendo esperti da tutta Italia e un pubblico numeroso all’hotel Kaos.

“La pediatria – ha detto Antonio D’Avino, segretario nazionale Fimp – tutela bambini e adolescenti fin dai primi giorni di vita. È essenziale che i più piccoli seguano corretti stili di vita per diventare adulti in salute”.

Sul fronte delle vaccinazioni, Tito Barbagiovanni, segretario regionale Fimp, ha ricordato il ritardo della Sicilia, con particolare riferimento a morbillo e papilloma virus. Quanto all’obesità, ha invitato i genitori a intervenire presto, “evitando abitudini scorrette e promuovendo uno stile di vita sano”. La necessità di un aggiornamento costante è stata sottolineata da Paolo Felice, segretario Fimp Agrigento: “Il pediatra resta centrale nella gestione del bambino, gestione che andrebbe estesa fino ai 18 anni”.

Un tema centrale è stato anche il ricambio generazionale. “Molti giovani colleghi stanno entrando nella pediatria di famiglia – ha spiegato Salvo Patania, segretario Fimp Siracusa – ed è arricchente confrontarsi insieme in momenti di formazione”. Ampio spazio anche alla responsabilità civile dei medici. Giuseppe Macrì, direttore del dipartimento di Medicina legale dell’Asp Toscana Sud Est, ha illustrato il nuovo disegno di legge che limita la responsabilità ai soli casi di colpa grave: “Così i medici potranno lavorare con più serenità, riducendo la medicina difensiva”.

Sul piano organizzativo, l’intervento di Salvatore Iacolino, dirigente regionale della Salute, ha messo in evidenza i cantieri in corso per ospedali e case di comunità, l’attivazione delle centrali operative territoriali e l’avvio del fascicolo sanitario 2.0. “L’obiettivo – ha spiegato – è garantire ai cittadini parità di trattamento e una sanità sempre più digitale e di prossimità”. Accanto ai pediatri anche l’Asp di Agrigento. “Stiamo lavorando a progetti che prevedano la presenza del pediatra nelle nuove strutture territoriali – ha detto il direttore generale Giuseppe Capodieci – con attenzione alle patologie pediatriche come il diabete”.

Un collegamento tra mondi apparentemente lontani lo ha proposto Santo Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei medici di Agrigento: “Arte, cultura e pediatria convergono sulla persona, soprattutto quando si tratta di bambini”.

Il congresso si è chiuso con la tavola rotonda dedicata a “La pediatria del futuro”, che ha visto confrontarsi Antonio D’Avino, Roberto Caputo, Luigi Nigri e Tito Barbagiovanni, moderati da Pietro Salamone.

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