Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha acceso i riflettori su una questione di estrema urgenza che riguarda il personale graduato di truppa dell’Aeronautica Militare, inquadrato nella categoria Supporto/Sanità – Assistenti Servizi Sanitari.
In una lettera inviata allo Stato Maggiore dell’Aeronautica, il sindacato ha evidenziato una grave e persistente disomogeneità tra la formazione e l’impiego effettivo di questi militari, molti dei quali posseggono lauree in discipline sanitarie conseguite a titolo personale, come Infermieristica, Psicologia, Fisioterapia e Radiologia.
Il nocciolo del problema risiede nel fatto che, nonostante abbiano investito tempo e risorse per acquisire titoli accademici e l’iscrizione ai relativi albi professionali, questi Assistenti Servizi Sanitari sono spesso relegati a mansioni che non sfruttano appieno le loro competenze.
Questa situazione non solo rappresenta uno spreco di risorse umane qualificate, ma espone anche il personale a rischi giuridici, operando in una “zona grigia” normativa che non riconosce formalmente le loro funzioni professionali.
La Doppia Penalizzazione: Assenza di Organici e Diritti Negati
La denuncia del SIULM va oltre la semplice disomogeneità di impiego, toccando un’ulteriore e cruciale problematica: l’assenza di posizioni organiche specifiche per la figura di Assistente Servizi Sanitari nelle tabelle dell’Aeronautica Militare.
Questa lacuna normativa ha pesanti ripercussioni sulla vita professionale e personale di questi militari, limitando gravemente i loro diritti e la progressione di carriera.
Tra le conseguenze più evidenti vi sono:
Difficoltà di Trasferimento: L’impossibilità di richiedere trasferimenti, anche per motivi familiari, a causa della mancata previsione di posizioni specifiche.
Mancanza di Progressione di Carriera: L’esclusione dai concorsi interni per l’avanzamento in ambito sanitario, precludendo ogni possibilità di crescita professionale.
Limiti alla Formazione: La negazione del rimborso per le quote di iscrizione agli albi professionali e l’impossibilità di usufruire delle licenze straordinarie per l’aggiornamento scientifico e i crediti ECM (Educazione Continua in Medicina), obbligatori per legge.
Questa situazione crea un paradosso in cui i militari, scelti per la loro formazione in ambito sanitario, si trovano a fronteggiare incertezza e penalizzazioni proprio per le competenze che dovrebbero essere il loro punto di forza.
Richiesta di Azione e Valorizzazione
Per risolvere questa problematica, il SIULM ha avanzato una richiesta formale e decisa allo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare: censire il personale interessato e promuovere concorsi straordinari interni.
L’obiettivo è duplice: garantire il giusto inquadramento a questi professionisti e, al contempo, ottimizzare l’efficienza della Sanità Militare Aeronautica.
La proposta non mira solo a sanare una situazione di ingiustizia per i singoli, ma a valorizzare il loro contributo quotidiano, migliorando la qualità dell’assistenza sanitaria offerta a tutto il personale dell’Aeronautica.
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