«La scuola è in perfetto ordine, ma abbiamo un evidente problema di spazi»: commenta così, a pochi giorni dal suo insediamento, la situazione dell’istituto agrario Gallini di Voghera il nuovo preside Enrico Sartori. Classe 1964, laurea in architettura al Politecnico di Milano e poi una lunga carriera negli istituti tecnici della provincia, dove insegnava costruzione, progettazione e impianti nei corsi di studio per geometri, ha un occhio clinico per gli edifici, ed è già pronto a proporre alla Provincia (che è proprietaria dei muri) un intervento di recupero delle vecchie stalle per ricavarne dei laboratori. «Questa scuola, peraltro bellissima e soggetta a dei vincoli architettonici – dice Sartori –, ha una dotazione laboratoriale molto importante che, in questo momento, è situata nel corpo principale dell’edificio. Al contempo ha tutte le aule occupate: vuol dire che se l’anno prossimo dovessi avere anche una sola sezione in più, non saprei fisicamente dove metterla».
E visto che in prospettiva si lavora anche per aumentare il numero degli iscritti (che quest’anno sono 549), bisogna pensare a dove li si potrebbe ospitare. «Abbiamo tutte le vecchie stalle – dice Sartori – che oggi sono utilizzate come magazzino, e parliamo di una superficie di circa 240 metri quadrati in cui potremmo ricavare almeno tre laboratori. Spostando lì questo comparto (cosa che, peraltro, avrebbe anche una logica in termini di sicurezza, dal momento che il laboratorio di chimica ha una sua pericolosità e sarebbe meglio che si trovasse fuori dall’edificio principale) potremmo riappropriarci delle aule oggi destinate ai laboratori. So che anni fa è già stata presentata una richiesta analoga, ma vorrei valutare personalmente quale potrebbe essere la soluzione migliore e sottoporre un progetto concreto alla Provincia».
Un’altra idea che balena nella mente del preside è quella di rendere più fruibile l’azienda agricola: «Mi piacerebbe realizzare un piccolo punto vendita, magari all’angolo di via Galvani –dice – per vendere tutto l’anno ciò che si produce nei nostri campi e nelle nostre serre. Devo capire se è fattibile, ma sarebbe un modo per aprire la scuola alla città».s.sim.