Errori arbitrali, stanchezza mentale e fisica e atteggiamento. Volessimo ricercare le cause del pari della Juve a Verona forse andremmo con certezza a rivedere tutta l’ultima settimana dei bianconeri. Dalla vittoria contro l’Inter fino al pari con il Dortmund: due gare in cui la formazione allenata da Tudor ha speso tanto, se non tutto, e lo stesso allenatore lo aveva sottolineato dopo la Champions: “All’intervallo dovevo sostituire metà squadra, Yildiz era bianco…”. Da qui parte la stanchezza verso la gara del Bentegodi dove la Juve è andata in vantaggio con Conceicao, rientrato da titolare dopo un piccolo problema, ma poi alla fine è mancata per lucidità e voglia di andarla a vincere. Allo stesso tempo ci sono anche due errori arbitrali abbastanza clamorosi come sottolineato anche da Caressa e Di Canio durante Sky Club: “Questa regola ogni tanto si allarga e altre volte viene ristretta”.
Stanchezza e atteggiamento Juve
Ad analizzare la prova di Verona della Juve è Marchegiani: “Ha pagato la stanchezza mentale di due partite dispendiose, finite nel migliore dei modi per come si erano messe entrambe e non è una squadra ancora pronta a questo tipo di continuità. È una squadra che mi piace sotto tanti aspetti e li abbiamo più o meno detti tutti, però forse le manca ancora qualcosa”. Per Bergomi è questione di atteggiamento: “In queste partite, Inter e Borussia, è cambiato l’atteggiamento perché di solito ti aggrediva più avanti. O ha rispettato troppo gli avversari oppure è questione mentale-fisica. Sui sette gol presi, cinque sono da fuori area su conclusione perché ti schiacci dentro l’area. Non vorrei possa essere anche una questione fisica perché vedere Thuram prendere un’accelerazione e arrancare… La Juve non porta a casa le partite con la prestazione come è successo, ma va anche detto che gli avversari sono più forti”.
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