di
Marco Calabresi

L’azzurro ha superato in due set (6-3, 6-1) il kazako e in finale se la vedrà con il cileno Tabilo

Semifinale nel 2023, finale nel 2024, finale anche nel 2025. Lorenzo Musetti, domani alle ore 13 italiane, potrà salire di un altro gradino nella scala del suo feeling con il cemento cinese di Chengdu. Dal secondo e ultimo titolo Atp di Lorenzo sono infatti passati tre lunghissimi anni: da quello del 2022 a Napoli vinto contro Matteo Berrettini alla possibilità – dopo aver perso nel frattempo sette finali tra circuito maggiore e Challenger, l’ultima delle quali a Montecarlo contro Carlos Alcaraz, colpa anche di un infortunio – di tornare ad alzare un trofeo. 

Tra Musetti e il titolo c’è il cileno Alejandro Tabilo, che lo scorso anno si spinse sorprendentemente fino alla semifinale al Foro Italico. Lorenzo, nella semifinale di Chengdu, ha liquidato 6-3 6-1 in un’ora e 5′ il kazako Alexander Shevchenko, giocando un tennis scintillante. 
Nessuna palla break, due soli punti persi con la prima di servizio. Musetti è nella sua versione migliore, con finestra sulle Finals e il sogno di avere due italiani tra gli otto Maestri, considerando che Sinner è già dentro. «Quello di oggi è stato sicuramente il miglior match della settimana – queste le parole di Musetti subito dopo la fine dell’incontro -. Ho giocato rilassato, ogni colpo che provavo entrava. Non è mai facile poi giocare contro un giocatore che tira forte: mi è piaciuta l’attitudine mentale, mi sta piacendo tutto quello che sto provando qui». C’è un solo precedente tra Musetti e Tabilo, che nella prima semifinale aveva battuto l’americano Brandon Nakashima: lo vinse Lorenzo, 6-2 6-0 nel Challenger di Antalya del 2021. «Sono venuto qui con l’obiettivo di vincere: l’anno scorso ci sono andato vicino, darò il massimo per farlo». 



















































22 settembre 2025 ( modifica il 22 settembre 2025 | 14:49)