L’AQUILA – Con lo scudetto ancora fresco in bacheca, Davide Giazzon, head coach del Rugby Rovigo Delta, si prepara a guidare i suoi verso un nuovo obiettivo: la Supercoppa Italiana, in programma venerdì al Tommaso Fattori dell’Aquila, contro il Rugby Viadana. Un trofeo che accende subito i riflettori sulla stagione 2025/26, e che mette di fronte le stesse due protagoniste dell’ultima finale scudetto.
“La nostra rosa è cambiata poco rispetto alla scorsa stagione,” spiega Giazzon, “ci sono stati pochi innesti ma ben inseriti. Questo ci permette di ripartire da un lavoro già avviato, anche se ogni anno fa storia a sé. Durante l’estate ci si concentra molto sulla preparazione fisica, quindi a livello di gioco siamo ancora in fase di rodaggio. Direi che siamo all’80% degli obiettivi, ma è normale: la forma migliore si raggiunge dopo il primo mese. Le vere motivazioni emergono solo con partite importanti, e iniziare subito con una finale è un’opportunità che ci dà energia e concentrazione”.
“Rovigo è una società che punta sempre in alto,” continua il tecnico campione d’Italia, “e ovviamente vogliamo continuare a vincere. Ma non si vince con le parole, servono i fatti. Quello che mi auguro è che la squadra dimostri da subito la propria identità, che si veda il nostro DNA in campo. Spero che sia una partita di qualità, che faccia divertire, e che anche Viadana, come noi, provi a giocare. Sarà sicuramente una gara fisica, dura, perché anche loro vorranno prendersi una rivincita dopo una stagione senza titoli. E battere Rovigo è sempre un obiettivo per chi ci affronta”.
Non manca un pensiero per lo stadio Fattori e per il pubblico aquilano, a cui Giazzon rivolge un invito speciale.
“Ho un bellissimo ricordo dell’Aquila: la mia prima partita internazionale, con l’Under-15, la giocai proprio lì. Poi ci sono tornato più volte con diverse squadre, anche poco dopo il terremoto, quando giocammo una partita di campionato con il Rovigo durante la stagione 2011/2012. Ricordo il grande affetto, il gemellaggio con i tifosi dell’Atalanta e l’atmosfera speciale che si respirava.
Spero che il pubblico aquilano venga numeroso, non tanto per tifare una squadra o l’altra, ma per assistere a una bella partita di rugby. Il Fattori e L’Aquila meritano un palcoscenico importante. Questa può essere anche un’occasione per rilanciare il rugby in una piazza storica. Ci vediamo venerdì!”
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