Non si fanno attendere le reazioni dal mondo politico sui cortei e gli scontri con la polizia nel giorno dello sciopero per Gaza. Molto critici i commenti da parte del centrodestra. A partire dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che sui social scrive: Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti “pro-pal”, sedicenti “antifa”, sedicenti “pacifisti” che devastano la stazione e generano scontri con le forze dell’ordine”. La premier prosegue: “Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti”.

“Un pensiero di vicinanza alle forze dell’ordine – aggiunge -, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche.

Interviene anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa che afferma: “Forze dell’ordine, cittadini e lavoratori ‘presi in ostaggio’ per ore dall’occupazione di autostrade e stazioni ferroviarie e dalla violenza inaccettabile di centinaia di delinquenti che si professano pacifisti ma che in realtà stanno dando vita a vergognose guerriglie urbane. Da Milano a Roma, passando per Bologna e tante altre città: assistiamo ad azioni che nulla hanno a che fare con la protesta per Gaza e che tutti, e ripeto tutti, dovrebbero condannare”. La Russa esprime “solidarietà forte, vera, sincera, alle forze dell’ordine aggredite, ai cittadini e al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ancora una volta vittima di vili minacce”.

Duro anche Maurizio Gasparri di Forza Italia: “È gravissimo quanto accaduto e sta accadendo nelle nostre città. A Bologna, a Milano e a Torino, dove si sono verificati scontri con le forze dell’ordine ed è stata data alle fiamme l’immagine della premier Meloni, e a Roma, con i manifestanti che hanno bloccato finanche la tangenziale est. Colpire il popolo in divisa, chiamato a garantire la sicurezza di tutti, non è protesta, ma intimidazione”.

“Immagini impressionanti. Altro che sciopero, questa è violenza – scrive il vicepremier leghista, Matteo Salvini, su X -: scontri e attacchi alle Forze dell’Ordine, stazioni prese d’assalto e assediate, sassi sui sui binari, migliaia di lavoratori bloccati e arrabbiati. Questi sono i ‘pacifisti’ di sinistra”.

Sulla vicenda interviene anche la segretaria del Pd, Elly Schlein: “Ho visto che Giorgia Meloni chiede a tutte le forze politiche di condannare i fatti di Milano, io non ho alcuna difficoltà a condannare la devastazione della stazione di Milano e il ferimento di sessanta agenti di polizia. Noi abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e perché non è il nostro metodo e non lo è mai stato”. E aggiunge: “C’è però una cosa che non possiamo accettare e cioè di vedere che la violenza di un qualche centinaio di manifestanti che hanno colpito la stazione non può coprire né fare ignorare quelle decine di migliaia di manifestanti che pacificamente anche oggi in tutto il paese hanno manifestato per Gaza. E lo dico perché mentre noi la violenza politica la condanniamo sempre stiamo ancora aspettando che Giorgia Meloni condanni i crimini di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu stesso”.

Per il Movimento 5 stelle parla Giuseppe Conte: Condanniamo i fatti di violenza, non sono mai condivisibili. Ma il governo si concentri su quello che è un grido diffuso a favore dello stop al genocidio, un grido che si leva da mesi rispetto al quale il governo rimane insensibile”.

Condanna le violenze anche il sindaco di Milano, Beppe Sala: “Il vandalismo di oggi – commenta -, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza. In queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica”.

Per Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva, “se c’è un modo certo per offuscare e annullare le proprie opinioni quando si manifesta, è quando si fa uso della violenza e si scaricano in modo prepotente le proprie ragioni su chi non c’entra nulla. Occupare le stazioni, minacciare i viaggiatori, prendersela con le forze dell’ordine non ha nulla a che vedere con le posizioni di uno sciopero. E sono atteggiamenti inaccettabili, dai quali prendere le distanze subito. Solidarietà alle forze di polizia”.