“Siamo la quarta economia più grande del mondo, presto saremo la terza grazie a una crescita che è la più rapida del mondo”, così Vani Sarraju Rao, ambasciatrice dell’India in Italia, esordisce questa mattina all’Unione Industriali di Torino, accolta dal presidente di Confindustria Piemonte Andrea Amalberto e dal prefetto Donato Cafagna, per la prima volta nella capitale sabauda insieme al console generale dell’India a Milano Shri Lavanya Kumar. “I nostri fondamentali economici sono molto solidi e nel nostro Paese si punta molto sulla ricerca e sviluppo. L’India può essere un ottimo partner economico e un mercato importante: vogliamo creare partnership strategiche con le aziende italiane”, aggiunge ancora Rao.
Le parole dell’ambasciatrice poi virano subito sull’automotive, dopo la fresca ferita della cessione di Iveco Group proprio agli indiani di Tata Motors. “Siamo diventati un grande mercato per l’automotive, avendo superato il Giappone lo scorso anno. A nessuno sfugge quanto questo possa essere un’opportunità per le aziende piemontesi – afferma il console Kumar –. Le nostre aziende sono molto interessate a collaborare con quelle della vostra regione. Ci sono grandi possibilità nel nostro Paese”, aggiunge. Affermazione confermata dai dati: oggi tra le associate sono oltre 40 imprese sabaude ad avere intrecciato rapporti stabili con l’India. La “via indiana”, infatti, è vista con favore anche da Amalberto: “I dazi americani ci hanno portato a doverci guardare attorno e scegliere altri Paesi per andare a produrre ed esportare. In USA non c’è forza lavoro e i salari sono molto alti, mentre in India ci sono maggiori possibilità di produrre per il vostro e per altri mercati”, dice.
Seconda tappa dei due rappresentanti Palazzo Civico, accolti dal sindaco Stefano Lo Russo. Anche qui il primo nodo è stata Iveco: “Lavoriamo per tutelare e rilanciare la forte tradizione industriale di Torino e della sua area popolare. Seguiamo con la massima attenzione gli sviluppi di questa operazione e ci faremo parte attiva in tutte le sedi istituzionali per verificare strategie industriali orientate al futuro, che possano garantire la continuità dei livelli occupazionali, la salvaguardia delle competenze, l’innovazione e le ricadute positive sull’indotto e sul tessuto produttivo locale”.
L’Ambasciatrice ha confermato la volontà dell’azienda indiana di investire in una strategia di sviluppo che coinvolga il territorio e, a fronte della richiesta del Sindaco di un incontro con i vertici Tata, si è detta disponibile a lavorare attivamente per favorirne la realizzazione.
L’incontro si ripromette di essere uno di tanti, che avranno come sede anche il Politecnico e l’Università di Torino.