Prova di forza di Lorenzo Musetti nella seconda semifinale dell’ATP250 di Chengdu (Cina). Sul cemento asiatico, il toscano ha conquistato l’approdo per il secondo anno consecutivo alla finale di questo evento, concedendo appena quattro giochi al malcapitato Alexander Shevchenko (n.96 del ranking). L’azzurro (n.9 del ranking) si è imposto con lo score di 6-3 6-1 in 65′ di gioco, mettendo in mostra grande autorevolezza nello scambio e trovando ottime soluzioni soprattutto dal lato del dritto.
Musetti, dunque, prenderà parte al settimo atto conclusivo in carriera a livello ATP, andando in caccia di quel terzo titolo che manca da tre anni, ricordando il successo a Napoli contro Matteo Berrettini. Lorenzo vorrà spezzare anche una maledizione, visto che nelle ultime sei finali, escludendo la United Cup, a cui è approdato, tra massimo circuito internazionale e Challenger, ha sempre perso. Il suo rivale sarà il cileno Alejandro Tabilo. Con questo riscontro, il tennista italiano consolida il settimo posto nella Race, con un margine di 90 punti sull’australiano Alex de Minaur.
Nel primo set si comprende fin da subito la differenza tra i due. Troppo solido il toscano da fondo, al cospetto del giocatore kazako, molto falloso dal lato del dritto. Lorenzo non sfrutta due palle break nel secondo gioco, ma è chirurgico nel sesto, esaltandosi nelle sue giocate in difesa. Sul 5-2 Shevchenko chiama un MTO per intervenire su una vescica, ma la storia non cambia, ed il 6-3 è la logica conseguenza.
Nel secondo set l’azzurro prende il largo, andando avanti di un break in apertura e creando diversi grattacapi al rivale nella gestione degli scambi, variando le traiettorie. Nel quinto game, con alcuni vincenti di dritto pregevoli, Musetti piazza il doppio break. Il toscano va in scioltezza e sul 6-1 conclude alla grande.
Leggendo le statistiche, Musetti ha messo a segno 3 ace ed ha ottenuto il 92% dei punti con la prima di servizio (65% in campo), ed il 57% con la seconda. Un dominio senza se e senza ma.