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Ad Alghero si ricomincia a sudare. Non c’è autunno che tenga: l’Amatori ha rimesso le scarpe bullonate e all’alba, alle sei del mattino, la squadra si ritrova in campo. Doppia seduta, fatica vera, perché il rugby non concede sconti e la Serie A ancor meno.

Marco Anversa, l’allenatore, guarda i suoi e sembra già aver intuito il carattere del gruppo: «Abbiamo parecchi volti nuovi, penso che la squadra sia molto buona. Dobbiamo solo lavorare e mettere insieme i tanti pezzi che abbiamo, ma credo che a livello di qualità individuale sia una squadra molto importante. È solo una settimana che abbiamo iniziato, perché qua in Sardegna si fa un po’ fatica a iniziare al posto degli altri. Partiamo un pochino in ritardo rispetto agli altri, ma lo faremo».

La squadra si è rafforzata con innesti che pesano sulla bilancia e sul campo. Cheick Koné, seconda linea classe 2002: un metro e novantasei per centoventi chili, esperienza in Inghilterra e in Italia tra Colorno e Pesaro, chiamato a blindare il pacchetto di mischia. In cabina di regia il nuovo numero 10: Duncan Steenkamp un sudafricano di Port Elizabeth, 22 anni, 182 per 90 chili, pronto a dare ritmo al gioco algherese. E ancora Finn Wright, prima linea formato all’accademia dei Waratahs in Australia, capace di fare sia il pilone sinistro che il destro, reduce da un’esperienza in Spagna.

Dopo il terzo posto conquistato lo scorso anno, risultato inatteso e prezioso, l’Amatori non vuole smettere di sorprendere. C’è la spinta del pubblico, c’è un gruppo che cresce allenamento dopo allenamento. Ora bisogna solo limare l’amalgama. Ma la sensazione è che la stagione, quest’anno, ad Alghero non sarà affatto ordinaria.