È di tre persone arrestate il bilancio dei violenti scontri in Stazione Centrale, lunedì 22 settembre, al termine del corteo per Gaza. Rispondono di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Il provvedimento è stato disposto dal pm di turno Elio Ramondini. Inoltre risultano indagati dalla procura dei minorenni due giovanissimi.
È l’esito dei primi accertamenti della Digos, in seguito all’accompagnamento in questura di 8 persone nel tardo pomeriggio, al termine degli scontri che, dalla Stazione Centrale, si erano spostati in via Vittor Pisani, rimasta chiusa al traffico a lungo fino alla tarda serata di lunedì, con un presidio di un centinaio di persone.
Gli scontri
In seguito agli scontri, tra le forze dell’ordine si è contata una cinquantina di feriti. La ‘guerriglia’ è andata in scena al termine del corteo, di circa 10mila persone, da piazzale Cadorna a piazzale Duca d’Aosta. All’arrivo, qualche centinaio di persone ha tentato di “sfondare” la stazione protetta dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. Le violenze più gravi in Galleria delle Carrozze, dove la polizia è riuscita a respingere l’assalto e a ricacciare i manifestanti verso via Vittor Pisani, dove gli scontri sono ripresi.
Secondo le prime informazioni, i protagonisti del tentato assalto alla stazione non apparterrebbero a frange organizzate di antagonisti, sebbene uno o due dei fermati abbiano legami con un centro sociale. Ma più che altro di “cani sciolti”, come si dice in gergo. Le indagini comunque non sono ancora concluse.
Le reazioni di condanna
Unanime la condanna del mondo politico alla violenza simile a guerriglia urbana che si è verificata a Milano (e non solo). Per la presidente del consiglio Giorgia Meloni le immagini di Milano sono “indegne: sedicenti pro-pal, sedicenti antifa, sedicenti pacifisti che devastano la stazione”. Per il sindaco di Milano Giuseppe Sala “il vandalismo, causato da frange vilente, non trova giustificazione e non aiuta la causa di Gaza”. Per il vice presidente del consiglio Matteo Salvini, “altro che sciopero, questa è violenza. Questi sono i pacifisti di sinistra”.
Per Pierfrancesco Majorino (capogruppo del Pd in Regione Lombardia) si è trattato di “stupido teppismo, non giustificabile in alcun modo”, che il governo userà “per alzare la tensione”. Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato di “situazioni che non dovrebbero mai accadere”. Per Matteo Renzi, leader di Italia Viva, “la violenza non aiuta i bambini di Gaza”.