Dopo la brutta prestazione con l’Udinese, Petar Sucic è tornato a ben impressionare. La partita col Sassuolo ha riacceso i riflettori sul croato
Dopo la brutta prestazione con l’Udinese, Petar Sucic è tornato a ben impressionare. La partita giocata contro il Sassuolo ha riacceso i riflettori sul centrocampista croato, arrivato in estate dalla Dinamo Zagabria e già fra i più positivi di questo inizio di stagione dell’Inter. Scrive il Corriere dello Sport:
“I novanta minuti giocati da Petar Sucic in Inter-Sassuolo hanno provocato un lungo sospiro di sollievo. Il croato è tornato a brillare, sulla falsariga di quanto mostrato in precampionato e con il Torino, cancellando di fatto la brutta prestazione in cui era incappato nella gara contro l’Udinese. Ha messo qualità al servizio dei compagni, abbinando scelte lucide a una pulizia tecnica notevole. Chivu lo ha coccolato nel post partita, rinfrancato da un aspetto più di altri: l’ex Dinamo Zagabria ha dimostrato di potersi esprimere su livelli importanti anche da interno sinistro”.
Nella prima sconfitta stagionale al Meazza, più che per la bocciatura in sé, aveva destato qualche timore proprio il fatto che dirottato su quel lato avesse perso certezze e riferimenti. Quanto visto domenica, in attesa di ulteriori conferme, sembra aver spazzato via questo tipo di dubbio. Ed è un’indicazione importante per l’allenatore nerazzurro. Ora si potrà insistere sempre di più sull’intesa con Calhanoglu e Barella, senza dover immaginare uno spostamento del suo numero 23. Sucic può essere in tutto e per tutto l’erede di Mkhitaryan: interpreta il ruolo con la stessa intelligenza e qualità. Possiede, inoltre, un senso della posizione imprescindibile in una catena che altrimenti rischierebbe di sbilanciarsi con le incursioni di Bastoni e Dimarco. Proprio quello che serviva all’Inter, dunque, in modo da non alterare gli equilibri in mediana”.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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