Un San Siro muto, quasi spettrale. Durante Inter-Sassuolo, malgrado quasi 70.000 spettatori, sembrava di essere tornati al calcio del Covid. Un silenzio totale, capace di far ascoltare gli allenatori in panchina. Il braccio di ferro tra l’Inter e la Curva Nord prosegue. E per il momento non sembra esserci all’orizzonte alcun tipo di compromesso. Ne parla oggi diffusamente Il Giornale.
“La rabbia muta della Curva Nord per le misure prese dall’Inter in seguito all’inchiesta che ha spedito in carcere buona parte del suo direttivo, non accenna ad esaurirsi. Ma nemmeno l’Inter ha alcuna intenzione di fare un passo indietro, anche perché a dettare la linea dura alla società sono la Procura della Repubblica e la Digos che hanno imposto al presidente Beppe Marotta e ai suoi collaboratori la «tolleranza zero» nei confronti dell’attuale leadership della Curva.
Di fatto, i vertici nerazzurri si trovano – per usare una loro espressione – «tra l’incudine e il martello», stretti tra le imposizioni della Procura e la protesta degli ultras. Tra i due, l’Inter sceglierà sempre di schierarsi con la Procura che già, in un recente passato, l’ha accusata di essere stata troppo accondiscendente con i boss della Curva: ed è un sospetto con cui in viale della Liberazione non vogliono tornare a fare i conti”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA