Giulia Angelina, nuova giocatrice della SMI Roma Volley, è intervenuta, in esclusiva, ai nostri microfoni. Dall’esperienza all’estero, alle ambizioni personali del club, queste le sue dichiarazioni.
Le dichiarazioni, in esclusiva, di Giulia Angelina
Come ti sei avvicinata al mondo della Pallavolo?
“Ho iniziato a giocare a pallavolo alla fine delle scuole elementari. Ho iniziato a diventare un po’ più altina e sicuramente la ginnastica artistica non faceva più per me poi mia mamma è un ex giocatrice quindi da lì mi ha portata in palestra e ci sono rimasta finora”.
Dopo l’annata in Polonia torni in Italia e sei arrivata a Roma. Quali differenze hai notato? E perché hai scelto questa società?
“Una stagione all’estero era una delle esperienze che avrei sempre voluto fare, mi ha permesso di vedere le cose da una prospettiva diversa rispetto alla solita a cui siamo abituati noi in Italia per cui ci sono abitudini, modi di lavorare e approcciarsi diversi. Sicuramente un grande pro della Polonia è l’aspetto logistico/organizzativo e quanto ogni atleta abbia a disposizione perché la essendo la pallavolo lo sport nazionale c’è una grande attenzione agli atleti (o almeno nel mio caso è stato così, sono stata fortunata ad essere in un’ottima società da questo punto di vista). Un’aspetto che sicuramente ora che sono rientrata in Italia apprezzo ancora di più è tutta la socialità che contraddistingue sicuramente noi italiani, che all’estero c’è meno..e che sto apprezzando davvero tanto ora a Roma.
Ho scelto Roma sicuramente per il progetto ambizioso e la voglia di ricostruire qualcosa di importante dopo la retrocessione della scorsa stagione e sono contenta di aver trovato gente molto motivata per questo”.
Come stai? Quali sono le aspettative per questa stagione?
“Penso che le aspettative per la stagione siano inevitabilmente legate al grande obiettivo che la società ha. Io, per quanto penso che questo obiettivo debba essere il motore per il lavoro di ogni giorno, credo molto nella costruzione graduale del nostro percorso e della nostra identità di squadra.
L’A2 è un campionato lungo, con una formula particolare e molte squadre che magari anche non avendo un roster di primissima fascia possono mettere in campo valori importanti per il sistema di gioco che vanno a creare quindi sono convinta sia fondamentale pensare una partita alla volta e darsi anche degli obiettivi più a breve/medio termine..in maniera tale che questi possano in qualche modo segnarci la strada per il percorso che come squadra vogliamo fare.Sicuramente il primo step penso sia crearci la nostra identità di squadra, conoscerci e essere consapevoli di cosa possiamo fare perché credo fortemente che la consapevolezza e la fiducia nel proprio gioco siano fondamentali per affrontare ogni partita nella maniera corretta anche e soprattutto quando le squadre avversarie sapranno metterci in difficoltà”.
Qual è il tuo rapporto con i tifosi?
“Per quanto riguarda la tifoseria sono molto curiosa. Ho sentito molto parlare del tifo romano e ho il ricordo del PalaTiziano due stagioni fa come un palazzetto molto caldo e con il pubblico molto coinvolto. Starà anche a noi far appassionare e avvicinare più persone possibili perché anche il loro contributo sarà importante. Nel frattempo sto iniziando a capire cosa significa “il senso di appartenenza” di cui si sente parlare quando sei in una città come Roma”.
Tra il beach volley ed il volley cosa preferisci?
“Sicuramente la pallavolo. Non ho mai giocato a beach volley seriamente e non mi permetterai mai di valutarlo da reale beacher, per questo ti direi sicuramente la pallavolo”.
A quale giocatrice ti ispiri?
“Se dovessi dirti il giocatore che negli ultimi anni ho ammirato più di tutti è sicuramente Gabi. Sia per doti tecniche sia per soluzioni tattiche ma anche per la solidità, l’energia e la concretezza che garantisce in campo. Ci sono, però, altre giocatrici magari anche più simili a me come caratteristiche che guardo con una attenzione in più“.
Un sestetto del “cuore” ed uno delle più forti che hai visto
“Ho troppe amiche nella pallavolo che avrei bisogno almeno di una squadra di calcio per riuscire a giocare con tutte. Se dovessi proprio risponderti con una squadra ti direi che sono molto affezionata alle ragazze con cui ho condiviso la stagione a Montecchio nel 2022/2023. Se invece dovessi darti due nomi per la mia squadra del cuore ti direi Alice Degradi perché siamo cresciute insieme, è stata la mia compagna di avventure per tutti gli anni delle giovanili e ammiro la forza che ha trovato negli anni per andare oltre tutte le sfortune che ha avuto e Marianna Maggipinto perché è la persona che mi fa divertire di più in assoluto.
Sestetto, più forte ti direi Wolosz-Haak, Gabi- e o Jordan Larson dei suoi tempi d’oro oppure l’attuale Fedorovtseva, Fahr-Carol e De Gennaro”.
Ringraziamo l’ufficio stampa della SMI Roma Volley e Giulia Angelina per l’intervista esclusiva