CASARANO – Non si spegne la polemica politica attorno al futuro dell’ospedale “Ferrari” di Casarano: dopo l’annuncio di un possibile potenziamento della struttura, si era scatenato lo scontro tra Fratelli d’Italia e il Partito Democratico sul tema. Oggi arriva la nuova replica del circolo di FdI, per bocca del coordinatore ed ex sindaco, Gianni Stefano, che rispedisce al mittente la richiesta del Pd di avere un “linguaggio di verità”.

“Da vent’anni – scrive – lo stesso Pd regionale governa la Puglia, gestendo direttamente la sanità pubblica, la rete ospedaliera, le nomine apicali, le risorse e le scelte strategiche. Se c’è un disastro nella sanità pugliese — purtroppo c’è ed è sotto gli occhi di tutti — la responsabilità non è dell’attuale governo nazionale, ma di chi ha governato questa Regione con slogan e promesse a scopo elettorale mai mantenuti”.

Per FdI, l’ospedale di Casarano non è un tema da campagna elettorale, ma “emblema tangibile di come il centrosinistra abbia depotenziato la sanità del territorio”, tagliando “reparti, spostando servizi ed esponendo intere comunità in situazioni inaccettabili”.

E ancora: “La richiesta di classificazione come ospedale di primo livello – precisano da FdI – inoltrata dalla Regione al Ministero nel 2020, oltre a rivelarsi strumentale e superflua in quanto non richiesta da alcuna norma, ha rivelato le vere intenzioni della giunta regionale in quanto nel successivo riordino ospedaliero operato nel 2024 non dava più seguito alle intenzioni formalizzate al Ministero 2020 pur avendone piena autonomia. Va ricordato altresì che nel 2020 vi era un governo nazionale a guida Pd col ministro Speranza che si è guardato bene dal rispondere alla richiesta della Regione”.

Dal circolo di Fratelli d’Italia, l’accusa è che il Pd casaranese si sforzi di scaricare le responsabilità politiche che “avviluppano totalmente il proprio partito nazionale sull’attuale governo”, ricordando che la programmazione sanitaria regionale sia di competenza esclusiva della regione, che le liste d’attesa dipendano da chi dirige le Asl e gli ospedali e che la rete ospedaliera sia stata definita “con atti approvati dalle giunte di centrosinistra”.

FdI difende anche le scelte del governo sull’aumento del Fondo sanitario nazionale: “Una buona sanità – aggiungono – non si amministra con slogan, chiacchiere e promesse elettorali ma con obiettività, competenza e onestà politica ed intellettuale che con ogni evidenza sono del tutto estranee alle giunte regionali che si sono susseguite dal 2005 in avanti”.

Quanto poi alla “difesa della sanità pubblica”, il centrosinistra “dovrebbe spiegare – si legge – perché, proprio in Puglia, negli ultimi anni è esploso il ricorso al privato convenzionato, spesso in assenza di controlli efficaci, con un sistema che favorisce le cliniche private a scapito degli ospedali pubblici che cadono a pezzi”.

“Biasimiamo – proseguono – coloro che si ergono difensori di chi ha trasformato la sanità pugliese in un sistema ineguale, inefficiente e politicizzato, dove i cittadini pagano sulla loro pelle e con la propria vita scelte totalmente prive di rigore scientifico e di buona amministrazione. All’ospedale di Casarano, come a tutti gli ospedali della Puglia, basterebbe un’amministrazione regionale seria che la smetta di giocare con la salute dei pugliesi”.

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