La Genesis Magma Racing ha portato a termine con successo anche il suo primo test endurance con la GMR-001, recandosi per tre giorni a Portimão, portando avanti il duro lavoro in vista dell’esordio nel FIA World Endurance Championship nel 2026.

La scorsa settimana la squadra del marchio coreano è stata impegnata sul tracciato dell’Algarve con i piloti ufficiali, Pipo Derani ed André Lotterer, più le due nuove leve appena annunciare, Daniel Juncadella e Mathys Jaubert.

La prova ha comportato 32 ore totali di attività in pista in maniera continuativa, in modo da controllare che tutto fosse in ordine in termini di affidabilità, resistenza e competitività. Durante il giorno le temperature hanno sfiorato i 30°C e questo è risultato molto utile per mettere alla prova i sistemi di raffreddamento e le varie componenti, mentre di notte è stato utilizzato per la prima volta l’impianto di illuminazione, creato sullo stile delle vetture Genesis di serie.

Il quartetto di piloti si è alternato alla guida svolgendo anche doppi e tripli stint, il che è risultato prezioso per conoscere anche le loro impressioni a livello di comfort nell’abitacolo e le varie sensazioni di guida con gomme nuove e usate, dando agli ingegneri modo di raccogliere dati sull’usura nelle diverse condizioni e temperature.

André Lotterer, Pipo Derani, Genesis Magma Racing  GMR-001 Hypercar, Portimao test

André Lotterer, Pipo Derani, Genesis Magma Racing GMR-001 Hypercar, Portimao test

Foto di: Drew Gibson

“Da piloti, il nostro compito era anche ottenere buoni tempi sul giro in modo da poter sollecitare adeguatamente i componenti con l’intento di individuare eventuali guasti”, ha spiegato Derani.

“È un’auto nuovissima e dobbiamo verificare se tutto è in grado di durare a lungo. Se individuiamo dei punti deboli, allora cerchiamo di capire cosa possiamo fare per migliorare. Il prossimo anno la nostra gara più importante sarà una 24 Ore, quindi cerchiamo di prepararci al meglio”.

Lotterer ha aggiunto: “Ci siamo subito resi conto che le nostre luci sono ottime. È molto soddisfacente, perché so che è stato un argomento molto discusso. Abbiamo deciso di sviluppare i fari per mantenere l’identità del design Genesis, ma sapevamo che dovevamo anche garantire la qualità. Quindi è stato molto positivo poter approvare il progetto così facilmente”.

Mathys Jaubert, Genesis Magma Racing  GMR-001 Hypercar, Portimao test

Mathys Jaubert, Genesis Magma Racing GMR-001 Hypercar, Portimao test

Foto di: Drew Gibson

Dopo l’annuncio della settimana scorsa, primi veri e propri giri, e lavoro con gli ingegneri e la squadra anche per Jaubert e Juncadella, che si sono messi immediatamente al lavoro fornendo già indicazioni.

“Guidare per la prima volta la GMR-001 è stata un’esperienza davvero speciale. È molto potente, molto più potente di qualsiasi altra auto che abbia mai guidato, ma è facile da gestire e trovare il ritmo giusto; come in un sogno!”, ha detto il francese.

“Fin da quando ero molto giovane, ho sempre puntato a partecipare alla Classe più alta delle gare endurance e sono molto felice di essere qui, e di condividere l’auto con piloti straordinari come Dani, Pipo e André”.

Lo spagnolo gli fa eco: “Penso che, come nuovi piloti del progetto, Mathys ed io possiamo dare un grande contributo con le nostre indicazioni. Anche se non ho esperienza in Classe HYPERCAR, ce l’ho con le gare endurance con diversi Costruttori, quindi ho lavorato in ambienti di alta caratura per molti anni nella mia carriera; posso portare queste diverse esperienze nella fase di sviluppo”.

André Lotterer, Pipo Derani, Genesis Magma Racing  GMR-001 Hypercar, Portimao test

André Lotterer, Pipo Derani, Genesis Magma Racing GMR-001 Hypercar, Portimao test

Foto di: Drew Gibson

Il Direttore Sportivo, Gabriele Tarquini, si è mostrato molto contento dei suoi nuovi ragazzi: “Mathys e Dani erano molto entusiasti di salire a bordo della GMR-001 perché era la loro prima volta su questa vettura. Si sono davvero divertiti durante i loro turni”.

“Hanno fatto un ottimo lavoro, soprattutto considerando che questo circuito è molto impegnativo per i piloti che guidano questo tipo di auto, e hanno fornito ottime indicazioni che ci hanno aiutato a confermare i nostri primi sviluppi”.

Raccolto tutto quello che serviva dal primo test di durata, cui ne seguiranno altri in futuro, ora in Genesis si concentreranno sulle prestazioni pure della LMDh telaiata Oreca, nel fitto programma di prove che poi porteranno all’omologazione.

“L’obiettivo principale di un test endurance è quello di percorrere molti chilometri con l’auto e vedere quali problemi possono emergere lungo il percorso. Siamo ancora solo al sesto o settimo giorno di test nello sviluppo dell’auto, quindi in questa fase si spera che ne saltino fuori, in modo da avere la possibilità di risolverli”, sottolinea l’Ingegner Justin Taylor.

“Penso che possiamo essere soddisfatti dei risultati, abbiamo percorso molti chilometri, ma siamo ancora all’inizio dello sviluppo dell’auto, quindi abbiamo imparato qualcosa di nuovo ad ogni stint, che potremo mettere a frutto nei prossimi test”.

“Questi saranno più orientati alle prestazioni. Avremo più opportunità di modificare le calibrazioni, cambiare il software, sostituire parti e poi continuare a spingere. A seguire, ne organizzeremo un altro endurance”.

Leggi anche: