La Giunta regionale della Puglia ha approvato la delibera che dà avvio alla fase sperimentale per il riconoscimento, lo svolgimento e la promozione dell’Attività Fisica Adattata, lanciando un avviso pubblico per certificare soggetti pubblici, del terzo settore e privati con sede in Puglia che intendono offrire programmi di Afa garantendo standard di qualità elevati. Obiettivo: costruire un sistema strutturato di ‘Certificazione Regionale Afa’. “Rafforziamo una strategia che mette al centro la salute pubblica, con uno strumento concreto di prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, in piena coerenza con i principi della sanità moderna”, dichiara il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità e allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, sottolineando “la solidità scientifica e giuridica di un percorso che integra la medicina dello sport nel sistema sanitario regionale, in stretta sinergia con i medici di medicina generale e i pediatri”.

L’Attività Fisica Adattata, detta anche Esercizio Fisico Strutturato, è un’attività motoria finalizzata a migliorare salute, autonomia e qualità della vita delle persone con disabilità, malattie croniche, limitazioni temporanee o che non possono seguire un allenamento “standard”. “Abbiamo definito con chiarezza i ruoli professionali con i medici dello sport che garantiscono il coordinamento clinico-scientifico e i laureati in Scienze Motorie che conducono i programmi di Afa: in questo modo tuteliamo il corretto inquadramento professionale e valorizziamo le competenze specialistiche presenti sul territorio”.

La delibera istituisce inoltre un gruppo di coordinamento regionale, con competenze multidisciplinari e multi professionali, incaricato di individuare le patologie che, in fase non acuta e stabilizzata, possono beneficiare di interventi di Afa prescritti da medici specialisti. Il Centro di riferimento regionale per l’Afa sarà l’Unità Operativa di Medicina dello Sport a direzione universitaria del Policlinico Riuniti di Foggia, punto di eccellenza per l’esperienza maturata nell’Esercizio Fisico Adattato e per la collaborazione consolidata tra università e strutture sanitarie. Successivamente, saranno individuati, in ogni provincia pugliese, i centri di coordinamento territoriali che opereranno in raccordo con la Regione e con il gruppo di coordinamento regionale, con il compito di favorire l’accesso dei cittadini all’Afa, in particolare degli anziani, delle persone con disabilità o fragilità. Un ruolo centrale sarà affidato anche ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, coinvolti nella presa in carico e nella prescrizione dell’Afa.

Il nuovo modello prevede quindi una rete integrata composta dal gruppo di coordinamento regionale, il centro di riferimento del Policlinico Riuniti di Foggia, i centri di coordinamento territoriali e le ‘palestre etiche’ certificate. 

Grazie a questa rete, l’attività fisica entra a pieno titolo nei percorsi di cura e prevenzione: diventa contrasto alle patologie croniche, supporto dopo la riabilitazione e promozione del benessere per tutta la popolazione, a partire da chi è più fragile. Un vero cambio di paradigma: dall’attività motoria come scelta individuale a una politica pubblica integrata, strutturata e certificata.