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Dopo una stagione negativa l’Olimpia Milano è chiamata alla rivalsa su tutti i fronti. Ancora con Ettore Messina in panchina, con un roster però innovato e sulla carta migliorato, l’Olimpia dovrà prima di tutto far ritrovare entusiasmo ad una piazza che nella scorsa stagione ha subito troppe delusioni. Andiamo a vedere dunque il roster, i punti di forza, di debolezza e i possibili obiettivi dell’Olimpia Milano 2025-2026.

Olimpia Milano 2025-2026: il roster

Playmaker: Lorenzo Brown, Quinn Ellis, Nico Mannion, Diego Flaccadori

Guardie: Marko Guduric, Armoni Brooks, Leandro Bolmaro, Stefano Tonut

Ala Piccola: Shavon Shields

Ali Grandi: Zach LeDay, Vlatko Cancar, Pippo Ricci

Centri: Josh Nebo, Devin Booker, Bryant Dunston, Leonardo Totè, Ousmane Diop

I punti di forza della nuova Olimpia

Il primo grande e ovvio punto di forza è la lunghezza del roster. Milano dovrà giocare tante, troppe, partite tra Supercoppa, LBA, Eurolega e, probabilmente, Coppa Italia. Avere la certezza di non dover sempre e per forza spremere giocatori cruciali come Brown, Guduric, LeDay e Nebo è un lusso che in pochissimi si possono permettere (in Italia nessuno). Rispetto alle ultime stagioni poi la grande notizia è che finalmente c’è un vero playmaker di alto livello europeo: la qualità e la classe di Lorenzo Brown sono indiscutibili. Tanto, se non quasi tutto, della stagione biancorossa passerà dalla capacità dello staff biancorosso di mantenere l’ex Maccabi in salute. Positiva la presenza di Quinn Ellis, che da Brown può imparare tantissimo e la sua crescita sarà importantissima per il presente e futuro di Milano, e occhio anche a Nico Mannion che sembra in gran forma.

Acquisti come Guduric e Booker poi sulla carta sono certezze assolute: il serbo porta qualità e anche attributi, spesso mancati all’Olimpia nei finali di partita la scorsa stagione, l’ex Bayern invece regala a coach Messina la possibilità di avere due veri centri da Eurolega. L’acquisto migliore però potrebbe essere il rientro di Josh Nebo. Il centro made in USA sembra finalmente star bene e l’intesa con il nuovo play è già rodata dagli anni al Maccabi. Prima dell’infortunio era uno dei migliori tre centri d’Europa, attenzione dunque al suo ritorno. In fine poi impossibile non citare anche la grande qualità diffusa per tutto il roster.

I punti deboli della nuova Olimpia

Primo grande punto debole è, nuovamente, la mancanza di una vera e propria ala piccola di riserva. Probabilmente al posto di un quinto centro sarebbe stata più utile una seconda ala piccola. Poi è vero che nel basket moderno i ruoli, soprattutto tra gli esterni, sono molto fluidi, ma un giocatore atletico e verticale in quel ruolo manca. Brooks, Bolmaro e Tonut sono tutti giocatori che minuti da 3 possono garantirli, e dovranno darli per trovare più spazio, però anche considerano le tantissime partite che l’Olimpia dovrà giocare un 3 di riserva manca. Il secondo punto debole, che però non dipende da Milano, è la quantità di partite che questa squadra dovrà giocare. sarà cruciale la gestione dei giocatori più importanti. Il roster è profondo, ma soprattutto ad inizio stagione perdere uno dei perni potrebbe condizionare l’andamento della squadra (soprattutto in Eurolega). Andranno prese tutte le precauzioni possibili, soprattutto nel ruolo di playmaker. Probabilmente l’Olimpia dovrà anche selezionare quali partite giocare al massimo e quali no, e sicuramente dovrà ben studiare il turnover. L’aumento di partite potrebbe avere effetti negativi soprattutto sui giocatori non più di primissimo pelo, come Brown e Booker su tutti.

Il pronostico sulla stagione dell’Olimpia Milano

In Italia chiaramente gli uomini di Messina devono aspirare a vincere tutto. Poi chiaramente non per forza sarà possibile, competizioni come Supercoppa e Coppa Italia dipendono tantissimo dalla forma con cui una squadra ci arriva. Sulla carta però sul territorio nazionale l’unica vera competitor sembra ancora una volta la Virtus Bologna. Dunque obbligatorio sarà tornare in finale Scudetto, mentre per Supercoppa e Coppa Italia fondamentale sarà competere per vincere, anche se restano competizioni abbastanza imprevedibili (Coppa Italia soprattutto).

In campo europeo la questione cambia invece. Milano rispetto alla passata stagione sembra molto più attrezzata per giocare la post-season, ma il livello generale di EuroLeague è in costante aumento. Un obiettivo realistico per questa Olimpia però è la qualificazione ai playoff. Sono già passate 3 stagioni dall’ultima post-season europea disputata dai biancorossi: tanto, troppo tempo per una squadra con delle ambizioni e possibilità simili. Riuscire a qualificarsi direttamente è difficile ma non impossibile, anche se tanto dipenderà dalla salute dei pilastri della squadra. Di certo però, indipendentemente da tutto, non sarà accettabile un’altra annata chiusa con un’eliminazione europea al termine della regular season.