L’udienza “predibattimentale”, svolta a porte chiuse, è stata disposta dal Pubblico Ministero Cristian Barilli e dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. L’influencer non si è presentata in Tribunale. Convocati anche il suo ex assistente Fabio Maria Damato e il presidente del Cda di Cerealitalia. All’imprenditrice, a fine gennaio, fu notificato il decreto di citazione diretta a giudizio per gli ormai noti casi del del pandoro natalizio e delle uova di Pasqua
Al via l’udienza per il caso che ha investito Chiara Ferragni, accusata di truffa aggravata per la vendita del pandoro e delle uova griffate. Il processo a suo carico, infatti, inizia oggi martedì 23 settembre. L’influencer e imprenditrice digitale, che non si è presentata davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Milano presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini, parteciperà alle prossime udienze. Convocati anche Fabio Maria Damato, l’ex braccio destro di Ferragni e Francesco Cannillo, presidente del Cda di Cerealitalia.
La posizione dell’accusa
Secondo i pm e stando alle indagini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf fatte tra il 2021 e il 2022, Ferragni avrebbe ingannato follower e consumatori sponsorizzando una beneficenza postuma, legata quindi alle vendite e non ad una tranche di pagamento pattuita, dietro il pandoro griffato Ferragni. Il profitto che l’imprenditrice e le società connesse avrebbero ottenuto – pari a oltre due milioni di euro – è stato ritenuto ingiusto dagli inquirenti. Per quest’ultimo punto però, Ferragni e Codacons hanno raggiunto un accordo e l’influencer ha erogato una tonazione pari a 3,4 milioni di euro. L’udienza, che è “predibattimentale” (come previsto per i reati a citazione diretta) è stata disposta dal Pubblico Ministero Cristian Barilli e dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Sotto indagine anche alcune email scambiate tra gli ex impiegati della Ferragni, in cui è stata più volte messa in dubbio la dicitura “A Pasqua facciamo del bene”. Un’acquirente del pandoro “Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni” ha chiesto nel corso dell’udienza pre-dibattimentale di entrare come parte civile nell’eventuale processo a carico di Chiara Ferragni. L’udienza, fissata per le 9.30, sarà aggiornata al pomeriggio, poichè si aprirà la fase dell’eventuale richiesta di costituzione di parti civili.

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La posizione della difesa
All’influencer, a fine gennaio, fu notificato il decreto di citazione diretta a giudizio per gli ormai noti casi del del pandoro natalizio e delle uova di Pasqua. Chiara Ferragni, attraverso i suoi avvocati, si dichiara “non colpevole” perchè “non ha commesso alcun reato”. Gli avvocati di Ferragni avevano dichiarato dopo la decisione di procedere con l’azione penale: “Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l’Agcm. L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio che affronteremo serenamente”. “Farò tutto ciò che è in mio potere per far valere le mie ragioni e dimostrare la mia innocenza” ha commentato l’influencer. A dicembre 2024, poi, Chiara Ferragni ha raggiunto un accordo con il Codacons che, dopo aver ottenuto 150 euro di ristoro per ciascun consumatore tutelato e un assegno di 200 mila euro per un progetto a favore delle donne vittime di violenza, ha ritirato la querela. Cosa che per i legali costituisce un difetto di procedibilità sulla truffa per assenza di denunce, che i pm hanno superato contestando l’aggravante della “minorata difesa” per via dei presunti raggiri commessi su piattaforme on line.

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