di
Redazione Online
Il tentativo fallito un anno fa sul campo da golf dove il presidente stava giocando
Ryan Routh, l’uomo che ha tentato di assassinare Donald Trump nel suo golf club in Florida un anno fa, ha tentato di pugnalarsi al collo con una penna dopo essere stato condannato per tutte le accuse. Lo riporta la Cnn.
È stato fermato in tempo dalle autorità.
L’ex presidente e candidato repubblicano alla Casa Bianca stava giocando nel suo campo da golf a West Palm Beach, in Florida, insieme all’amico e mega-finanziatore Steve Witkoff, il 15 settembre dello scorso anno, quando fu sventato l’attentato. Si trovava tra le buche 5 e 6, ed era circondato dai servizi segreti. Un agente andò avanti a perlustrare l’area verso cui si dirigeva Trump e notò la canna di un fucile semiautomatico tipo AK-47 che emergeva dalla recinzione metallica tra i cespugli, a 350-500 metri di distanza, da una postazione da cui si potevano vedere entrambe le buche. Il fucile era fornito di cannocchiale da puntamento, il che avrebbe permesso di colpire da quella distanza. Poco dopo il sospetto fu arrestato grazie a un testimone che lo aveva visto uscire dai cespugli e aveva fotografato la targa dell’auto.
APPROFONDISCI CON IL PODCAST
Il governo ha incriminato Ryan Routh, 59 anni, con cinque capi d’imputazione, tra cui tentato omicidio di un importante candidato presidenziale, possesso di arma da fuoco per commettere un crimine violento e aggressione a un agente dei servizi segreti. I giurati hanno emesso un verdetto di colpevolezza per tutte le accuse. Di conseguenza, l’uomo rischia l’ergastolo. I pubblici ministeri hanno affermato che Routh, 59 anni, aveva acquistato un’arma di livello militare, aveva studiato i movimenti di Trump e aveva utilizzato una dozzina di telefoni usa e getta come parte di un complotto per uccidere Trump, motivato da ragioni politiche.
23 settembre 2025 ( modifica il 23 settembre 2025 | 23:26)
© RIPRODUZIONE RISERVATA