L’intento di Demna (e marito) era proprio quello di introdurre ciò che è appena accaduto questa mattina. Alla Milano Fashion Week – occasione in cui le griffe presenteranno le loro creazioni primavera estate 2026 – anche la nuova collezione Gucci by Demna arriverà al suo pubblico. Quello che per ora sappiamo – in vista della presentazione di domani sera a Milano – sono 37 look, usciti a sorpresa, via lookbook.
Gucci primavera estate 2026
Gucci primavera estate 2026
Gucci primavera estate 2026
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Si intitola La Famiglia – ed ecco che sul “caso” del marito Loïk è stata fatta chiarezza – ed è il primo esercizio stilistico di ciò che sarà il nuovo Gucci. La collezione, scattata dalla fotografa losangelina Catherine Opie, ritrae 37 personaggi – ci sono, tra i tanti, La Milanesa, il Direttore, la It-girl, il Nerd – che, con il loro stile, incarnano quella che già è stata ribattezzata “la Gucciness” di Demna.
Molto italiana, molto Milano, come gli stessi nomi con cui ogni soggetto è stato “ribattezzato”.
Gucci primavera estate 2026
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Uno stile che è rinnovato ma di certo non estraneo alla casa di moda dell’era di Tom Ford, a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, come da intenzioni iniziali dello stesso Demna. Con lui alla direzione infatti, i codici ora si consolidano ma al contempo si rinnovano, in un gioco di texture e colori che sembrano essere epilogo della formula vincente, prima come oggi, dal gusto Nineties.
Lo aveva, del resto, anticipato la nuova CEO, Francesca Bellettini, dichiarando che «Gucci avrà due anime: il patrimonio storico e la moda. Non basta infondere creatività se il prodotto non rispecchia il posizionamento di Gucci».
Gucci primavera estate 2026
Gucci primavera estate 2026
Curiosità: ad aprire il lookbook della collezione Gucci primavera estate 2026 è L’Archetipo
Un baule Gucci, ora ricreato ex novo, che richiama quello che ha portato il primissimo successo all’interno della maison. Trattasi infatti del modello ideato da Guccio Gucci dopo i suoi anni di lavoro presso il Savoy Hotel di Londra; risale agli inizi degli anni ‘20 ed è stato il primo oggetto che ha disegnato per l’azienda, fondata a Firenze.
Lo abbiamo potuto ammirare con i nostri stessi occhi, dal vivo – quello originale – durante la nostra visita per il nuovo format digitale di Vogue Italia, Into the Archive.