Rocchi AiaIl designatore Gianluca Rocchi (foto di aia.it)

La quarta giornata di Serie A è passata agli archivi, ma non cessano le polemiche per alcune conduzioni arbitrali: troppi gli errori commessi, soprattutto dal Var. Ospite della trasmissione tematica “Open Var”, su Dazn, il designatore Gianluca Rocchi è tornato su Bologna-Genoa e il rigore concesso al 99′ in favore dei padroni di casa: «Il movimento istintivo verso il pallone rende punibile il colpo di braccio di Carboni. Decisione complessa, difficile da accettare, il lavoro che hanno fatto in sala Var e come annuncio è stato fatto bene».

La trasmissione diffonde i dialoghi tra i varisti Maggioni e Chiffi: «Possibile mano, guarda cosa fa il 23 (Carboni, ndr), un micro movimento lo fa andando a cercare il pallone, punto di contatto basso». Così l’arbitro Collu, in attesa già da qualche minuto, viene richiamato alla on field review e lo stesso, dopo aver preso visione delle immagini, conferma: «Sì, c’è un movimento extra verso il pallone». Rocchi conclude sornione: «È stata una settimana in cui potevamo fare onestamente meglio…».

Il designatore si sposta, poi, sugli altri casi spinosi della quarta giornata a cominciare dal rigore concesso all’Hellas Verona che ferma la Juventus sull’1-1: «La decisione non è corretta, non è calcio di rigore. La dinamica non rende punibile il braccio di Joao Mario che va per colpire di testa e la palla spiovente gli colpisce il braccio. Errata on field review». E successivamente la mancata espulsione di Orban per una gomitata evidete a Gatti: «era corretto dare il rosso, il giocatore guarda l’avversario, rosso da dare in campo, Var e Avar hanno trattato il caso troppo velocemente». Tudor, tecnico della Juventus, ha protestato con veemenza, così Rocchi usa Vieira come pietra di paragone: «Nel caso di Orban ha ragione, ma vorrei che fossero usati termini corretti, usare toni eccessivi non è il caso: chiedo collaborazione, sennò diventa una gazzarra. C’è stato un allenatore che ha subito un rigore all’ultimo minuto ed è stato espulso, ma i toni sono stati normali».

Come se non bastasse, la giornata si è conclusa ieri sera con altri episodi arbitrali molto controversi in Napoli-Pisa. De Bruyne pesta Leris dentro l’area, sarebbe rigore ma il tutto viene cancellato da un tocco di mano non punibile (braccio in appoggio del giocatore del Pisa). Rocchi chiarisce: «Il braccio in appoggio non è mai punibile, in attacco come in difesa. Var e Avar si fanno fuorviare da una slow-motion. Corretta on-field-review ma era calcio di rigore per il pestone».

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