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Non bastava lo spegnimento del segnale sul digitale terrestre, con il mesto addio al canale 87. Adesso Telesud è diventata il ring virtuale di uno scontro senza esclusione di colpi fra il nuovo proprietario, il romano Valerio Antonini, e lo storico editore, Massimo Marino.

Il patron del Trapani Calcio e Basket, in un lungo post social, ha elencato quella che definisce la “verità” sulla gestione del passato:

  • Debiti nascosti: «Telesud era una televisione con debiti importanti, che pubblicheremo».
  • Creditori fantasma: «Stranamente molti creditori non si palesavano, e l’Agenzia delle Entrate si è fatta viva solo dopo il passaggio di quote».
  • Contributi pubblici: «Arrivavano a pioggia dal Comune e dal sindaco “Giacomino”, compreso il “meraviglioso Premio Saturno”. Poi, spariti».
  • Costi fuori controllo: «Ho dovuto sostenere per oltre un anno più di 4 mila euro al mese per Marino, più spese di ogni tipo con la carta di credito. Prometteva pubblicità e bilanci in attivo: non è arrivato nulla».
  • Stipendi da restituire: «Alcuni dipendenti mi hanno riferito di dover restituire in contanti a Marino parte dello stipendio. Pubblicheremo le loro dichiarazioni firmate».
  • Antonini, nel suo racconto, descrive una baracca da rimettere in piedi, costi da 60 mila euro al mese con entrate che coprivano appena il 15%, pressioni di Rai Way per vecchi arretrati mai saldati e la necessità di migrare al web. «Entro sei mesi riporteremo Telesud in attivo – promette – con una nuova società e le smart tv raggiungeremo il mondo intero. Una tv sostenibile e concreta».

    La replica di Marino non si è fatta attendere. Con un comunicato al vetriolo, l’ex editore bolla come “farneticazioni” le accuse di Antonini e rivendica un primo successo legale:
    «Il giudice del lavoro di Trapani ha già dato torto ad Antonini per il mio licenziamento illegittimo, imponendo a Telesud una conciliazione da circa 80 mila euro fra stipendi, contributi e spese legali».

    Poi l’affondo: «Il problema con Rai Way non erano i ricatti, ma i mancati pagamenti: Antonini non ha versato un euro dal febbraio 2024 al luglio 2025, accumulando un debito di centinaia di migliaia di euro. Risultato: segnale spento. Un tristissimo primato unico in Sicilia».

    Marino promette nuove denunce e smentite pubbliche: «Non mi sottraggo alle sue falsità. Ci sarà occasione nei Tribunali, quelli veri, non nei tribunali social».

    Insomma, se il digitale terrestre è spento, il volume dello scontro resta altissimo. E per gli spettatori di Telesud – quelli rimasti – lo spettacolo continua, solo che ormai non passa più dal telecomando, ma dalle aule giudiziarie e dalle dirette Facebook.