2025-09-23 12:32:10
I saluti finali del direttore Roberto Napoletano

«Giancarlo Siani non deve diventare un modello, è già un modello. Il coraggio di Giancarlo deve valere anche oggi. Napoli è cambiata e quindi ci deve essere anche il coraggio di denunciare il marcio, ma anche di raccontare il cambiamento. Ecco perché i giovani devono insistere anche su questa città».

2025-09-23 12:31:38
Le parole di Paolo Siani

Paolo Siani: «Devo raccontarvi perché è stato ucciso Giancarlo. Lui ha scritto un articolo in cui spiegava che un boss di Torre Annunziata viene arrestato a Marano non perché era un controllo normale di polizia, ma perché era dentro la casa di un boss mafioso che aveva avvertito la polizia. Sapeva che era pericoloso, ma lui faceva il giornalista. Questo è il motivo per cui è stato ucciso. I giornalisti impiccioni vengono uccisi dalla camorra. Giancarlo non era uno sprovveduto, ma se un giornalista sa una notizia e sa che è vera, allora va scritta. Spero che diventiate non come Giancarlo, ma che lo abbiate come modello e che sia sempre di più un modello per i ragazzi. Un ragazzo semplice che faceva il suo lavoro con passione e con coraggio».

2025-09-23 12:21:45
Premio Siani

Il Premio Siani 2025 assegnato a “La storia di un abbraccio” di Lucia Montanino con Cristina Zagaria.

2025-09-23 12:14:38
Gianmario e Ludovica Siani

«Ricordare Giancarlo è una magia che avviene grazie al lavoro che fanno i professori e voi colleghi di Giancarlo, questa magia si ripete ogni anno da 40 anni. Colgo l’occasione per ringraziare tutti».

2025-09-23 12:09:48
Sul palco Tueff e Marco Zurzolo

Sul palco Tueff e Marco Zurzolo.

2025-09-23 12:08:30
Sul palco Pietro Perone

«Il mio libro su Giancarlo, e quello pubblicato questa mattina con Il Mattino, speriamo non siano libri su di lui, ma con lui. All’epoca eravamo convinti che fare questo mestiere servisse a cambiare la società in cui vivevamo. Giancarlo era uno di noi. Lo conobbi ad una manifestazione di studenti contro la Camorra. Con la sua Mehari ci apriva il corteo, ci guidava. Quando sventolavamo le 10 regole per rendere trasparenti gli appalti, lui metteva in pratica cosa chiedevamo. Era un bravo ragazzo, ma soprattutto un grande giornalista. Credevamo che rischiare un po’ la vita ne valesse la pena per provare a vivere un futuro diverso. Abbiamo ricordato Giancarlo, ma quando uscite da questo teatro, a tre passi, passate davanti alla lapide di Giogiò Cutolo. Voi dovete fare in modo che queste cose non accadano più».

2025-09-23 11:52:28
Sul palco Paolo i “666”

Sul palco del teatro Mercadante il gruppo “666”.

2025-09-23 11:49:59
Le parole di Toni Servillo

«Se Giancarlo fosse ancora qui avrebbe avuto la mia età. Come lui, anche nel giornalismo, cercavamo di dare l’immagine più civile di questa città. È stato molto semplice fare questo film. Una telefonata, una richiesta di partecipazione e una risposta immediata e positiva. Ho visto il documentario in anteprima e speriamo sia uno dei semi che andranno a coltivare questa nostra terra. Mi ha stupito il coraggio. Venendo qui mi veniva un pensiero, vedendo tutti questi ragazzi con la scritta “Io sono Giancarlo Siani”. Io non credo si possa dire, perché non si è Giancarlo Siani, si diventa Giancarlo Siani. Rischia di spettacolarizzare e Giancarlo non sarebbe voluto diventare il Giancarlo che volevamo ricordare oggi, voleva essere un Giancarlo Siani. Mi permetto di dire che la protesta rischia di diventare spettacolo. Anche con la maglietta addosso non siete Giancarlo Siani».

2025-09-23 11:42:30
Il documentario

Presentato il documentario, che andrà in onda questa sera su Rai 3, “Quaranta anni senza Giancarlo Siani”,  alla presenza dell’attore Toni Servillo. 

2025-09-23 11:30:31
L’esibizione

Grandi applausi per l’esibizioni del gruppo di Oliveto Citra gestito da Lucariello che hanno presentato un brano scritto da loro su Giancarlo dal titolo “Perché”. Poi, “Il cappotto di legno”, di Lucariello. «Quello che succede in un conflitto è sempre deumanizzare chi sta dall’altra parte, una persona di serie b, che vale la pena levarlo da mezzo. È contro questo che dobbiamo combattere oggi, come sempre», canta Lucariello

2025-09-23 11:26:29
Le parole di Alessandro Siani

«Questa giornata mi fa venire in mente la parola “legalità”. Giancarlo Siani è quella bandiera basata sull’onestà che ci fa sentire ancora forte in quel pensiero di libertà. Tanti ragazzi si sono ispirati a lui, anche io nel suo cognome ho ritrovato me stesso, una strada e un percorso che mi hanno ispirato. In tutti noi c’è la voglia di ribellarsi, di migliorarsi e diventare delle persone perbene, anzi, come direbbe Giancarlo: “per il bene della verità”. Scegliere il cognome Siani quando tutti volevano chiamarsi Maradona è stata una scelta ardita. Se potessi consigliare a Giancarlo un film da vedere e uno no quale consiglieresti? Giancarlo non credo vedrebbe i miei film, se però tra un film di Sorrentino e Servillo si infila un “benvenuti al sud” non è male».

2025-09-23 11:21:28
Il direttore Roberto Napoletano

«Siamo qui per ricordare un grande giornalista.

I giornalisti come lui sono un faro. Sono contento che il presidente abbia ricordato Paolo Graldi. Il pool è andato in profondità. La grande inchiesta giornalistica precede quella giudiziaria. L’eredità più preziosa di Giancarlo è che in questa regione, in suo nome, si è costruito il più grande movimento di contrasto alla criminalità organizzata. Come ci insegna Siani, bisogna guardare avanti, non più indietro. Bisogna documentare tutto quello che va e tutto quello che non va».

2025-09-23 11:15:10
Il Presidente

«Ringrazio un grande Direttore, Paolo Graldi, che volle costituire un pool di giornalisti per aiutare gli inquirenti a scovare gli assassini di Giancarlo.Il ricordo di Siani è ancora vivo. Per Il Mattino giornate come queste servono a spronare i giovani all’impegno civile».

2025-09-23 11:13:05
I saluti

I saluti istituzionali di Massimiliano Capece Minutolo, pesidente Il Mattino Spa, e del direttore Roberto Napoletano.

2025-09-23 11:10:09
Il Cardinale

Un omaggio a Don Mimmo Battaglia dopo la lettera scritta sul Mattino. Parte il racconto di Giancarlo Siani ai giovani

2025-09-23 11:08:15
Inizia l’evento

Come da programma inizia l’evento in ricordo di Giancarlo Siani. Maria Chiara Aulisio legge le dichiarazioni del Presidente della Repubblica in memoria del giornalista ucciso.

2025-09-23 10:49:52
Arriva Alessandro Siani

Grandi applausi e urla per l’ingresso di Alessandro Siani al teatro Mercadante.

2025-09-23 10:49:28
La diretta video dal Teatro Mercadante

La diretta dal Teatro Mercadante. 

2025-09-23 10:42:01
Manfredi al Mercadante

Il sindaco di Napoli Manfredi è arrivato al Mercadante per l’evento in ricordo di Giancarlo Siani.

2025-09-23 10:34:05
Il ricordo di Manfredi

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi si è recato questa mattina in rampa Siani per depositare una corona di fiori in ricordo del giornalista de Il Mattino ucciso dalla Camorra.

2025-09-23 10:09:05
Il ricordo di Roberto Fico

 «Era il 23 settembre 1985 quando la camorra spezzò la vita di un giovane, coraggioso, brillante giornalista napoletano. Giancarlo Siani scriveva per Il Mattino e aveva solo 26 anni quando fu brutalmente ucciso sotto la sua casa a Napoli. Ucciso per il suo lavoro di cronista, ucciso per il suo coraggio, per la capacità di raccontare e denunciare le attività e le trame della criminalità organizzata». Così Roberto Fico ricorda sui social Giancarlo Siani a 40 anni dal suo omicidio. «Quarant’anni dopo ricordiamo il suo impegno, la sua voce, la sua passione civile. E ci stringiamo attorno alla sua famiglia e ai suoi cari: in questi anni hanno portato avanti un importante lavoro di memoria. Una memoria attiva, quotidiana, nelle scuole, con i ragazzi per non dimenticare il sacrificio di Giancarlo e per dare ulteriore slancio a quella lotta contro le mafie che deve vederci tutti, politica, istituzioni, cittadini, in prima linea. Ciao Giancarlo, giornalista, giornalista», conclude Fico.

2025-09-23 10:00:44
Il ricordo di La Russa

«La sera del 23 settembre di 40 anni fa la camorra uccise a Napoli Giancarlo Siani, primo cronista ad essere assassinato per mano della criminalità organizzata. Venne ucciso nei pressi della sua abitazione, per il suo impegno e il suo coraggio di raccontare e denunciare le attività della criminalità organizzata. Il suo sacrificio, che resta testimonianza di libertà, verità e impegno civile, continua a parlare e a indicare la retta via alle nuove generazioni». Così su Facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa. 

2025-09-23 08:31:13
L’evento

Quaranta anni dopo, questa mattina al Mercadante, la sua storia continua a parlare. Alla Generazione Siani, che unisce padri e figli, passione e impegno, passato e presente, rabbia e speranza. Perché a quel «giornalista ficcanaso» ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985, quando aveva solo 26 anni, adulti e ragazzi oggi guardano come non solo come a un testimone di verità, quanto mai necessario, ai tempi delle fake news.

«Era, ed è, uno di noi», sintetizza per tutti Maurizio Capone che, con i 666, band della stagione della Vesuwave, allora scrisse una canzone dedicata al cronista che era andato «Troppo in fondo», e la ripropone sul palco, nell’anniversario della morte, in occasione dell’iniziativa organizzata da «Il Mattino» aperta dal presidente Massimiliano Capece Minutolo e dal direttore Roberto Napoletano.

La Generazione Siani riparte da Giancarlo: oggi l’evento del Mattino

2025-09-23 08:30:40
Per guardare avanti

Giancarlo Siani è il simbolo di una generazione di giornalisti italiani che fa questo mestiere per passione e cerca la verità a prescindere dai rischi. È un faro per tutti. Il suo giornalismo di inchiesta mette a nudo la Napoli del malaffare di quarant’anni fa, esprime il rigore della denuncia e lo paga con la vita eliminata da una brutalità assassina. Oggi il suo lavoro prezioso parla al Paese intero e rappresenta una lezione per il futuro. Si rivolge ai nostri giovani.

Per guardare avanti

Di Roberto Napoletano

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A quaranta anni esatti dalla sua morte Il Mattino ricorda Giancarlo Siani, il giornalista ucciso il 23 settembre 1985 dalla Camorra. Numerose le iniziative in memoria di Giancarlo: in edicola, con il giornale, un libro che racconta la storia del cronista nato 19 settembre 1959. A partire dalle 10, invece, un evento al Mercadante in sua memoria in diretta streaming sul nostro sito. 

APPROFONDIMENTI


La conduzione è affidata a Maria Chiara Aulisio e prevede un ritmo incalzante con il Premio Siani, le testimonianze della famiglia al completo (anche dei «nipoti» che Giancarlo non ha mai conosciuto) e di Pietro Perone, caporedattore del nostro giornale nel «pool» che si occupò delle indagini sull’omicidio riprese dopo anni. E poi, Toni Servillo, Alessandro Siani (chiaro a chi deve il suo nome d’arte), Lucariello, Tueff con Marco Zurzolo. E, in platea, gli studenti con la t-shirt marchiata #iosonogiancarlo.