Elkann affida sempre più potere al francese e a Chiellini, che può entrare anche nel Cda
Giornalista
24 settembre – 08:32 – MILANO
I conti ma non solo, anche le nuove nomine al vaglio che potrebbero dare un volto diverso al Cda della Juventus. Sono passati quasi tre anni da quando Andrea Agnelli si dimise insieme a tutto il consiglio d’amministrazione dopo lo tsunami provocato dall’inchiesta Prisma — che ha coinvolto i vertici della società — e John Elkann diede vita a un nuovo corso affidandosi al fedele Maurizio Scanavino e a un governo di tecnici. L’attuale board è in scadenza e dovrebbero esserci novità in vista dell’assemblea degli azionisti, programmata per inizio novembre. Il condizionale è d’obbligo perché tutto è ancora in evoluzione e niente è scolpito nella pietra, la certezza è che il numero uno della Signora è sempre più intenzionato a lasciare la sua impronta nel club di famiglia, inserendo nei posti di comando altri uomini di sua fiducia. A cominciare da Damien Comolli, scritturato a giugno con il ruolo di direttore generale e adesso candidato forte per entrare nel Cda. Per il manager francese è pronta una nuova carica, quella di amministratore delegato, con un ampliamento delle sue competenze. Sarà una Juventus sempre più a sua immagine e somiglianza, dopo l’impronta decisa lasciata già nel mercato estivo, il primo sotto la sua giurisdizione.
Scanavino e Chiellini—
Le novità potrebbero riguardare anche Scanavino, attualmente a.d. bianconero, l’uomo che ha preso il timone dopo l’azzeramento dei vecchi vertici e che ha traghettato la società nella fase più complicata, tra inchieste giudiziarie e sportive, penalizzazioni ed esclusioni dalle coppe europee. Due le possibilità: l’ex ceo di Gedi (il gruppo editoriale della famiglia Agnelli) potrebbe assumere un nuovo incarico all’interno della galassia Exor (la holding che controlla Juventus) o in alternativa restare con la stessa carica ma per l’area finanziaria, ricreando un duopolio come ai tempi di Marotta e Mazzia. Quanto a Giorgio Chiellini, braccio destro di Comolli, si valuta un suo upgrade come consigliere d’amministrazione per completare il suo percorso di crescita all’interno del club. Elkann stima l’ex capitano e lo considera prezioso ma vuole procedere per gradi per non caricarlo di eccessive responsabilità. Di sicuro sarà Chiello a rappresentare il club in Lega e in Figc e per il futuro è già scritto per lui un ruolo alla Pavel Nedved, che dopo essere entrato nel consiglio di amministrazione è diventato vice presidente. C’è stato qualche rumor anche relativo al presidente Gianluca Ferrero, che però dovrebbe restare al suo posto.
Il bilancio—
Intanto venerdì, in occasione del Cda bianconero, verrà esaminato il bilancio della stagione 2024-25, che dovrebbe chiudersi con un passivo molto meno consistente rispetto a quello dell’annata precedente: dal pesantissimo rosso di 199 milioni del 2023-24 si dovrebbe passare a -40-50 milioni, dopo che la semestrale al 31 dicembre 2024 si era chiusa con un utile di 16,9 milioni di euro. La mancata qualificazione agli ottavi di Champions (con la bruciante eliminazione nello spareggio contro il Psv), considerato l’obiettivo minimo a livello sportivo previsto nel budget, e l’esonero di Thiago Motta a fine marzo sono costati oltre 20 milioni tra mancati ricavi e spese impreviste con inevitabili ripercussioni sul bilancio, che altrimenti avrebbe potuto avere un passivo inferiore.
Aumento di capitale—
Resta viva l’ipotesi di un nuovo aumento di capitale, come comunicato dal club subito dopo l’eliminazione dalla Champions e l’esonero di Motta, quando fu deciso di versare un anticipo di 30 milioni (in due tranche) per consolidare il patrimonio. In quell’occasione Exor si era impegnata a versare un massimo di circa 110/120 milioni di euro (ovvero il 10% della capitalizzazione di mercato del club) in caso di necessità, rimandando la decisione finale a dopo il Mondiale per Club. L’argomento potrebbe essere affrontato nel prossimo Cda, a conferma dell’impegno — anche economico — costante della proprietà, che tra il 2019 e il 2023 ha approvato tre aumenti di capitale per un totale di 900 milioni ed è disposta a impegnarsi ancora.
Il diesse—
A Comolli spetterà invece la scelta del nuovo diesse, ultimo tassello per completare il comparto sportivo, che si è già arricchito del direttore tecnico François Modesto: i nomi sul taccuino sono Diego Lopez (ex Lens) e Marco Ottolini (Genoa).
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