Greta Marie Otteson e il fidanzato Arno Els Quinton sono stati stroncati da un malore a Natale di due anni fa dopo aver bevuto il liquore acquistato dai genitori di lei in un ristorante italiano di Hoi An. Proseguono le indagini che a febbraio hanno portato all’arresto di un barista del locale, sospettato di aver preparato il limoncello con alcol medico. La morte dei due americani infatti, come confermato dalle autopsie, è dovuta a un’intossicazione da metanolo
Una coppia di fidanzati americani è morta in Vietnam dopo aver bevuto del limoncello italiano comprato in un ristorante di Hoi An, città nel sud-est del Paese. È finita in tragedia quella che doveva essere una vacanza familiare per Greta Marie Otteson e il suo fidanzato Arno Els Quinton, stroncati da un malore il giorno dopo aver consumato il prodotto regalato alla coppia dai genitori di lei. Il fatto risale al periodo natalizio di due anni fa ma le indagini hanno avuto una svolta a febbraio del 2025, quando un barista del locale nel quale era stato acquistato il limoncello è stato arrestato dalle autorità vietnamite con l’accusa di aver preparato il liquore usando alcol medico al 70% e non quello destinato alla preparazione di alcolici. Ora i genitori tornano a chiedere giustizia, affermando di non aver intenzione di seppellire i figli fino a quando non sarà emersa tutta la verità sulla loro morte.
Cosa è successo
Greta Marie e Arno Els avevano rispettivamente 33 e 36 anni. Il limoncello che li ha avvelenati era stato ordinato dai genitori della ragazza al ristorante Good Morning Vietnam, molto noto nella zona. Dopo averlo bevuto, i due giovani hanno iniziato a sentirsi male ma non hanno chiamato i soccorsi attribuendo probabilmente i sintomi all’ubriacatura dovuta all’alcolico. Greta Marie infatti prima di perdere i sensi aveva sentito i genitori affermando di avere una forte sbornia e di vedere puntini neri. Il giorno dopo i due corpi senza vita dei fidanzati sono stati trovati in due camere separate all’interno della struttura che gestivano. Non essendoci segni di scasso o altra violenza, le autorità hanno disposto le autopsie che hanno confermato la morte per intossicazione da metanolo.
Indagini in corso
Le indagini sono ancora aperte e le autorità stanno vagliando tutte le prove e aspettando i riscontri forensi per accertare le responsabilità di quanto accaduto. Il barista arrestato a febbraio rischia fino a 15 anni di carcere per aver violato le norme di sicurezza alimentare e aver provocato la morte dei due giovani producendo un limoncello con alcol non destinato all’uso alimentare.
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