Vlahovic, Openda o David? Il croato è ancora in una fase di ricerca e sperimentazione e la quadra ancora non è stata trovata


Matteo Nava

Giornalista

24 settembre 2025 (modifica alle 09:19) – MILANO

Raramente, nel recente passato, la Juventus ha avuto una panchina tanto attrezzata quanto quella attualmente a disposizione di Igor Tudor. A ogni partita l’allenatore croato si trova costretto a lasciare a bocca asciutta almeno un paio di calciatori di primo livello perché il regolamento gli consente di utilizzare soltanto 11 titolari e cinque alternative a partita in corso. In attacco, in particolare, in casa bianconera è tempo di vacche grasse: Dusan Vlahovic, Lois Openda e Jonathan David rappresentano un tris di centravanti di cui pochissimi tecnici in Europa hanno la fortuna di disporre, ma che allo stesso tempo non è nemmeno semplice da gestire. Le prime cinque uscite stagionali hanno mostrato come Tudor sia ancora in una fase di ricerca e sperimentazione, con la maglia da punta centrale passata da uno all’altro di match in match, ma la quadra ancora non è stata trovata. 

Il puzzle—  

Volti nuovi e prestazioni altalenanti rendono piuttosto complessa l’operazione dell’allenatore, che nella varietà delle caratteristiche dei singoli trova innegabili opportunità e rinnovate variabili da gestire e misurare. Di certo, nella fase iniziale della stagione vanno considerati gli sforzi dedicati ai rinforzi estivi: devono ambientarsi, conoscere i compagni di squadra e farsi conoscere a loro volta, ma tutte le tempistiche rallentano se la formazione si modifica di match in match. È una sfida ben nota: con il calendario fitto le forze vanno dosate senza però perdere troppi riferimenti in campo. Curiosamente, è per questo che Tudor rinuncia malvolentieri a Kenan Yildiz – stella polare in rapida ascesa – e Francisco Conceiçao, meno costante del turco ma con caratteristiche uniche in rosa. Con due trequartisti in campo, di fatto, nel 3-4-2-1 juventino resta un solo posto libero nella formazione titolare. 

Identikit—  

All’esordio contro il Parma e poi in casa del Genoa è toccato a David, con l’Inter è partito Vlahovic e contro il Borussia Dortmund Openda (più David sulla trequarti), mentre a Verona è stato lanciato di nuovo il serbo. La beffa, con tanta abbondanza, è che l’unica rete del centravanti titolare è arrivata grazie a David nella prima giornata di Serie A, poi soltanto subentrati e altri calciatori della rosa. Dusan è più uomo d’area ma fatica a legare il gioco collettivo, Lois sembra avere bisogno di spazio per scatenare la sua velocità e non sempre in Italia se ne trova, Jonathan vede bene la porta ed è utile alla manovra però deve ancora prendere le misure nella nuova realtà. Insomma, le sinapsi di Tudor continuano a frullare con l’urgenza di presentare ogni volta la migliore Juventus possibile, ma anche con la consapevolezza di non rischiare l’emergenza vissuta da Thiago Motta un anno fa, costretto a giocare con Teun Koopmeiners e/o Weston McKennie da centravanti. 

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La transizione—  

L’eccezionale abbondanza della Juventus è anche figlia di una stagione di transizione nel reparto avanzato: mentre Vlahovic vive un delicato ultimo anno di contratto, il direttore generale Damien Comolli si è già attrezzato per il futuro con David a parametro zero dal Lille e Openda in prestito con diritto di riscatto dal Lipsia. Ecco, anche questi scenari di calciomercato potrebbero avere il loro peso con il passare dei mesi. Tudor ha sì dimostrato di considerare il serbo una pedina fondamentale della rosa a disposizione, ma i suoi compagni di reparto sono investimenti per il futuro e, pertanto, valorizzarli è ancora più importante. È anche per questo motivo che l’allenatore ha già provato ad adattare David e Openda in altri ruoli per non considerare le tre punte alternative per un solo posto in campo. Ed è anche per questa ragione che non va esclusa la variazione tattica con un solo trequartista e due punte: con tante partite in calendario, il tempo per provare gli esperimenti è sempre meno, ma settimane senza match infrasettimanali come questa possono nascondere soluzioni innovative. Con tutta questa abbondanza, risolvere il rebus può pagare dividendi.