La cornice suggestiva delle Scuderie di Villa Sorra ospiterà, venerdì 26 settembre alle 18.30, la presentazione del libro “Le ricette della Bruna. Ermes: una storia d’amore e trattoria”, firmato da Angelo Giovannini e Francesco Battaglia. Con fotografie originali e il contributo di Paola – da diciannove anni al fianco di Bruna in cucina – il volume racconta non solo ricette, ma anche aneddoti, memorie e sessant’anni di vita condivisa all’interno della celebre trattoria modenese. A condurre la serata sarà il giornalista Luca Bonacini, con i saluti istituzionali e un dialogo con gli autori.
Più che un ricettario, il libro è un viaggio intimo e collettivo che intreccia tradizione, ospitalità e storie di vita. «Bruna rappresenta quella generazione di donne che custodivano le cose migliori della dispensa per offrirle agli ospiti, perché l’ospitalità era un valore assoluto» spiega l’autore Giovannini. Un concetto ripreso anche dal sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano: «Nel volume ritroviamo l’anima della nostra comunità: la cucina che diventa racconto, la famiglia che si intreccia con la città, la tradizione che continua a vivere come patrimonio condiviso». La partecipazione è gratuita, ma con prenotazione obbligatoria all’indirizzo villasorra@comune.castelfranco-emilia.mo.it.
La festa della memoria e della cultura del cibo continuerà anche il giorno successivo. Sabato 27 settembre alle 18.00, sempre alle Scuderie, si terrà l’incontro “Le produzioni e il benessere alimentare a Villa Sorra” a cura dei docenti dell’Istituto Spallanzani. Il professor Gabriele Vadruccio guiderà il pubblico alla scoperta delle coltivazioni dell’azienda agricola Spallanzani, delle varietà antiche e dei prodotti DOP, mentre la professoressa Benedetta Perrone affronterà il tema della nutrizione come fondamento del benessere psico-fisico.
A concludere l’appuntamento sarà, alle 19.30, una degustazione guidata dei prodotti dell’Istituto, condotta dal professor Fabrizio Sola insieme agli studenti. Un’occasione non solo per conoscere la storia agricola del territorio, ma anche per assaporarne i frutti concreti, valorizzando tradizione, innovazione e formazione delle nuove generazioni.