Il profilo di Francesco Baldini, il nuovo tecnico in dirittura d’arrivo sulla panchina della Primavera granata dopo sole 5 giornate

Francesco Baldini è l’allenatore in arrivo per la Primavera granata dopo l’esonero di Christian Fioratti. Nato a Massa nel marzo 1974, Baldini vive nel calcio le vite da giocatore e poi da tecnico. Cresciuto nelle giovanili della Lucchese, fa l’esordio tra i grandi nella stagione 1991-1992 sotto la guida di Marcello Lippi in Serie B con la maglia del club in cui muove i primi passi. Segue il passaggio alla Juventus nell’anno successivo ed è proprio in maglia bianconera con Trapattoni che arriva il debutto in Serie A contro l’Udinese a diciannove anni. Nello stesso anno si mette in mostra in Primavera vincendo campionato e lo storico Torneo di Viareggio. L’avventura alla Juventus non si concretizza in una lunga permanenza. Diverso sarà il trasferimento al Napoli nel 1995, con sei stagioni in maglia partenopea e 153 panchine azzurre. Poi Reggina, Genoa, Perugia e San Marino prima del ritiro nel 2011. A quel punto la scelta: passare alla panchina. Scopriamo meglio la carriera da allenatore di Baldini.

Torino Primavera, chi è Baldini: tutto parte dalle giovanili del Bologna, poi Serie D e Lega Pro—  

All’età di 37 anni, Baldini inizia a muovere i primi passi da allenatore. L’opportunità arriva da Bologna con la panchina degli Allievi Nazionali. Baldini la coglie al volo e si fa apprezzare dal club rossoblù che l’anno successivo, stagione 2012-2013, gli consegna la panchina della Primavera. Il debutto nel nuovo ruolo è positivo, il Bologna termina il campionato al settimo posto figlio di 11 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte. Dopo i primi passi, si apre una nuova possibilità che comporta un salto non indifferente. Baldini lascia il calcio giovanile e si testa in Serie D. A volerlo è il Sestri Levante, con cui il percorso è da incorniciare. Secondo posto nel girone, 78 punti e playoff di Serie D vinti ai danni del Monopoli. La vittoria ai tempi non comporta il salto automatico in Lega Pro, ma solo la possibilità di presentare domanda di ripescaggio per la categoria in caso di mancato completamento degli organici. Il Sestri Levante rinuncia e in una lettera alla Lega Nazionale Dilettanti spiega le motivazioni parlando di danno morale per il poco riconoscimento ai meriti di campo e di danno economico per richieste finanziare difformi rispetto a quelle richieste alle altre società in Lega Pro. Baldini lascia e sceglie di tornare a casa, precisamente alla Lucchese, che offre al suo ex giocatore la guida della prima squadra in Lega Pro. Il tecnico dunque compie il salto di categoria guadagnato sul campo, anche se il campionato si rivela molto complesso e termina già a ottobre dopo 5 punti in 8 giornate. Baldini se ne va, poi viene richiamato a febbraio e saluta ancora a marzo in seguito a dissapori con lo staff. Nella stagione 2016-2017 torna in Serie D, questa volta al timone dell’Imolese. Il campo dà ancora ragione a Baldini: secondo posto nel girone, playoff anche se la promozione diretta in Lega Pro è mancata. L’avventura si chiude comunque al termine della prima stagione, con mormorii di dissapori tra società e tecnico. Tempo per un ritorno di fiamma, il calcio giovanile.

Torino Primavera, chi è Baldini: scudetto e supercoppa con la Roma U17, poi la Primavera della Juventus…—  

Il ritorno nel calcio giovanile arriva in un altro club storico, la Roma. Come in occasione della prima panchina in carriera, la categoria da seguire è quella dell’Under 17. Siamo nella stagione 2017-2018, una che i giallorossi non dimenticano facilmente. Baldini è il tecnico della cavalcata della Roma, che dopo tre anni di digiuno torna a vincere lo scudetto battendo l’Atalanta. Il bis con la Supercoppa vinta ai danni del Pordenone. La pagina si volta ancora una volta. Vinti i due trofei, Baldini ripercorre l’Italia e si porta a Torino da dove arriva una chiamata. Dall’altro capo c’è la Juventus, che richiama il giocatore fatto esordire in Serie A ventiquattro anni prima nelle vesti di tecnico della Primavera. Baldini accetta e torna in Primavera dopo i tempi del Bologna. Il risultato questa volta però è meno convincente. In bianconero, dopo i due scudetti con Grosso, si cerca di aprire un nuovo ciclo. Baldini non riesce nel compito, chiudendo all’ottavo posto senza centrare i playoff per lo scudetto e dice addio a termine stagione. La Juventus rilascia la seguente nota di stima nonostante la separazione: “Baldini è stato un anno a Vinovo, ma il suo apporto è stato fondamentale, per il bagaglio tecnico che ha saputo regalare, forte della sua esperienza, e per l’attenzione che ha sempre messo sulla crescita morale e caratteriale dei nostri giovani talenti, alcuni dei quali arrivati alla soglia della Prima Squadra (Nicolussi Caviglia e Fagioli tra questi, ndr)”.

Torino Primavera, chi è Baldini: ritorno di fiamma con le prime squadre, guida alla salvezza la Spal prima del fallimento—  

Con la Juventus si richiude la parentesi calcio giovanile, si riapre il capitolo prime squadre. Baldini si accasa per la stagione 2019-2020 al Trapani, neopromosso in Serie B. Per il tecnico nato a Massa è la prima panchina in cadetteria, avventura che tuttavia si rivela poco rilevante e termina a dicembre con esonero e squadra penultima. Il ritorno in sella arriva nella stagione 2020-2021 con il Catania. Baldini si siede in panchina da marzo post esonero di Raffaele, porta gli etnei ai playoff ma non riesce nella promozione, sfumata per mano del Foggia. Il mancato risultato non incide sulla panchina, riconfermata. Anche in questo caso però il finale non è fortunato: il Catania dichiara fallimento a dicembre 2021 e ad aprile 2022 viene definitivamente escluso dal campionato. Baldini torna subito in sella al Vicenza, in Serie B, per il rush finale di campionato: evita la retrocessione diretta, ma poi cade ai playout. Gli anni successivi sono frenetici. Con il Vicenza inizia anche la stagione 2022-2023, ma viene esonerato a novembre. A luglio 2023 la parentesi Perugia, che termina a dicembre. A febbraio 2024 un’altra casacca, quella del Trento in Serie C. Baldini chiude il campionato  al decimo posto, ma lascia comunque la panchina con una burrascosa invettiva in seguito agli accordi saltati con il club: “Penso abbiano capito che non avrebbero potuto mantenere quanto promesso. La mia strada è quella del professionismo totale senza compromessi. Non accetto di essere trattato come un mercenario, uno che ha continuato ad alzare le pretese economiche semplicemente perché non è andata così”. Poi l’ultima stagione, 2024-2025. Baldini la inizia al Lecco, in Serie C, ma viene rilevato dall’incarico a ottobre con la squadra all’undicesimo posto. Da febbraio l’ultimo cambio di società con approdo alla Spal. Baldini arriva in un momento complicato con il club in lotta per non retrocedere, compito che riesce con la vittoria ai playout contro il Milan Futuro. L’accordo con i ferraresi sarebbe dovuto durare fino al 2026, ma termina per cause di forza maggiore: la Spal fallisce, niente iscrizione in Serie C.