“Il diritto internazionale è al collasso. La Russia vuole espandere la guerra. Nessuno se non noi stessi possiamo garantire la sicurezza. Solo forti alleanze, forti alleati e solo le nostre armi”. E’ l’appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso alla seconda giornata dell’Assemblea generale dell’Onu al Palazzo di vetro a New York. Previsto per oggi l’intervento della premier italiana Giorgia Meloni.

Ieri il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato per quasi un’ora, superando di almeno tre volte il limite di tempo imposto ai leader per i loro discorsi. Nel suo discorso-fiume ha attaccato l’Onu e l’Europa. “Ho messo io fine a sette guerre, non le Nazioni Unite”, ha detto il tycoon.

20:40

Lavrov a Rubio,’Kiev ed Europa vogliono prolungare guerra’

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha sottolineato nell’incontro con il Segretario di Stato Usa Marco Rubio che “i piani promossi da Kiev e da alcune capitali europee volti a prolungare il conflitto sono inaccettabili”. Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo citato dalla Tass.

20:27

Sharaa, la Siria ritrova il suo posto tra le nazioni del mondo

La Siria ritrova il posto che le spetta tra le nazioni del mondo: lo ha detto Ahmad Sharaa, leader siriano, parlando durante il suo atteso discorso all’Assemblea generale dell’Onu. Sharaa è il primo capo di Stato siriano a parlare alle Nazioni Unite dal 1967. “Ecco che oggi la Siria torna al suo posto che le spetta tra le nazioni del mondo. Questa dichiarazione è l’eco della volontà di un grande popolo che ha plasmato la gloria nel corso dei secoli, e che si è sempre rialzato dalle macerie per reclamare i suoi diritti, la sua libertà e la sua dignità”, ha detto Sharaa.

(reuters)

20:22

Sharaa all’Onu ringrazia paesi del Golfo, Turchia, Usa e Ue

“Turchia, Qatar, Arabia Saudita, Stati Uniti e Unione Europea” sono i paesi che il leader siriano Ahmad Sharaa ha ringraziato esplicitamente durante il suo atteso discorso all’Assemblea generale dell’Onu. Secondo i commentatori televisivi siriani, dopo decenni di stretta alleanza con Russia e Iran, la Siria di Ahmad Sharaa formalizza così il suo passaggio nello schieramento filo-americano.

20:12

Milei: “Trump ha salvato il mondo da catastrofe”

Nel suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu, Javier Milei ha lodato Donald Trump per aver salvato gli Stati Uniti e il mondo da “una catastrofe”, citando le politiche in materia di migrazione e commercio del presidente americano. “Noi non siamo gli unici che stiamo prendendo decisioni difficili dettate dal momento storico – ha detto il presidente argentino di estrema destra – anche il presidente Trump, negli Stati Uniti, capisce che è arrivato il momento di invertire la dinamica che stava portato gli Stati Uniti alla catastrofe. E noi sappiamo – ha concluso – che una catastrofe negli Stati Uniti significa una catastrofe globale”.

19:36

Rubio a Lavrov, fermare le uccisioni in Ucraina

Marco Rubio ha chiesto a Serghiei Lavrov di “fermare le uccisioni in Ucraina” nell’incontro bilaterale che hanno avuto a New York.

19:32

Rubio, Russia compia passi significativi verso la pace

La Russia deve compiere passi significativi verso la pace. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Marco Rubio al termine dell’incontro con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, secondo quanto riporta Bloomberg

19:27

Al-Sharaa, attacchi Israele minacciano nuove crisi

“Gli attacchi e i raid israeliani contro il mio Paese continuano, e le politiche israeliane contraddicono la posizione internazionale di sostegno alla Siria, e minacciano nuove crisi e lotte nella nostra regione”. E’ l’avvertimento lanciato dal presidente siriano Ahmed al-Sharaa nel suo discorso davanti all’Assemblea generale dell’Onu. “Di fronte a questa aggressione, la Siria è impegnata nel dialogo, e noi siamo impegnati a rispettare l’Accordo di Disimpegno delle Forze Armate del 1974. E chiediamo alla comunità internazionale di stare al nostro fianco di fronte a questi attacchi”.

19:06

Concluso colloquio Lavrov-Rubio, durato circa 50 minuti

L’agenzia di stampa russa Interfax afferma che i colloqui tra il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio si sono conclusi e l’incontro “è durato circa 50 minuti”.

18:50

Macron: “Bene messaggio molto chiaro di Trump”

Emmanuel Macron apprezza il “messaggio molto chiaro” inviato da Donald Trump sull’Ucraina, definendolo un’evoluzione “molto importante” perché Kiev “ha bisogno dell’equipaggiamento e del sostegno americano. Intervistato da France 24 da New York, dove sta partecipando all’Assemblea Generale dell’Onu, il presidente francese ha detto che “questo è un messaggio molto chiaro da parte del presidente americano per dire che la Russia è senza dubbio più debole e fragile di quanto molti abbiano detto”. Accogliendo con favore “la nuova prospettiva” degli Stati Uniti, il presidente francese ha affermato che questo “ci permetterà di resistere ancora di più, o addirittura di riconquistare territori”.

18:27

Dopo Macron anche Erdogan bloccato per le strade di New York

Dopo il presidente francese Emmanuel Macron anche il premier turco Recep Tayyip Erdogan è rimasto “vittima” per le strade di New York del corteo di auto del presidente americano Donald Trump. Erdogan è stato costretto a una lunga attesa nelle strade di New York, fermato dalla polizia in una situazione sicuramente nuova per lui. Costretto ad aspettare come un comune cittadino a causa del blocco del traffico scattato per il passaggio della scorta che accompagna l’inquilino della Casa Bianca. Immagini che circolano in rete mostrano il leader turco circondato dagli uomini della scorta e della polizia nelle vicinanze del quartier generale delle Nazioni Unite a Manhattan. Erdogan, a differenza di Macron, appare contrariato dalla circostanza e dall’attesa forzata. Il presidente turco incontrerà domani Trump alla Casa Bianca.

18:20

Discorso di Sharaa all’Onu, grande attesa in Siria

C’è grande attesa in Siria per il discorso che il leader siriano Ahmad Sharaa terrà a breve all’Assemblea generale dell’Onu a New York. Si tratta della prima volta dal 1967 che un capo di Stato siriano parla all’assemblea generale delle Nazioni Unite. La tv siriana mostra in diretta le piazze pubbliche di Damasco, Aleppo, Hama, Latakia e Deir az Zor, collegate con maxi-schermi con New York. Intanto, come mostrano le immagini della stessa tv di Damasco, centinaia di siriani affollano la piazza antistante il Palazzo di Vetro a New York sperando di poter salutare Sharaa.

18:15

Presidente Estonia, la Russia minaccia tutta la regione

Nel suo messaggio all’Assemblea generale dell’Onu, il presidente dell’Estonia, Alar Karis, ha ricordato la violazione dello spazio aereo estone e ribadito la determinazione ad aiutare l’Ucraina. “L’aggressione della Russia – ha dichiarato – minaccia non solo l’Ucraina, ma la sicurezza di tutta la regione. Per questo devo dirvi, come era prevedibile, che solo pochi giorni fa i caccia russi hanno violato lo spazio aereo estone, un atto ostile che si inserisce in una serie di recenti incidenti simili lungo il confine orientale dell’Unione Europea”. “Pertanto – ha aggiunto – l’unica via percorribile verso un cessate il fuoco e verso una pace giusta e duratura è quella di aumentare la pressione internazionale collettiva sulla Russia, costringendola alla pace in Ucraina e ad agire nel modo che ci si aspetta da un membro permanente del Consiglio di sicurezza”. “Vi assicuro – ha continuato – che il mio Paese, l’Estonia, continuerà a fare tutto il possibile per rafforzare la capacità dell’Ucraina di difendersi, in piena conformità con l’articolo 55 della Carta delle Nazioni Unite. Così facendo, difendiamo la sovrana eguaglianza di tutti gli Stati membri, grandi e piccoli”.

18:12

Incontro Rubio-Lavrov a margine dell’Assemblea generale Onu

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha avviato il suo incontro con il segretario di Stato americano Marco Rubio a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa statale russa Ria. L’incontro è iniziato senza dichiarazioni preliminari alla stampa ed è proseguito a porte chiuse.

17:50

Ue a Cina, ‘usi la sua influenza su Mosca per i negoziati’

“Ho accolto con favore la dichiarazione del premier Li secondo cui sia l’Europa che la Cina condividono l’interesse a mantenere la pace mondiale. Ho spiegato l’impegno dell’Europa a tagliare i flussi di entrate che alimentano la guerra della Russia. Ho espresso alla Cina la mia richiesta di usare la sua influenza per contribuire a porre fine alle uccisioni e incoraggiare la Russia a sedersi al tavolo dei negoziati. È ora il momento della diplomazia. Ciò invierebbe un segnale forte al mondo”. Lo scrive su X Ursula von der Leyen dopo il bilaterale con il premier cinese LI Qiang.

17:16

Cremlino, tigre carta? Trump si è fatto influenzare da Zelensky

“Per quanto ne sappiamo, le dichiarazioni del presidente Trump sono state rilasciate dopo un’interazione con Zelensky e, a quanto pare, sotto l’influenza dell’opinione espressa da Zelensky. Questa opinione è in assoluto contrasto con la nostra comprensione della situazione attuale”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass, riferendosi alle accuse di Trump alla Russia di essere una “tigre di carta”.

17:11

Von der Leyen: vogliamo imporre dazi su petrolio russo

“Abbiamo imposto sanzioni ai porti in cui, ad esempio, arriva il Gnl dalla Russia, e vogliamo applicare dazi doganali sulle forniture di petrolio che continuano ad arrivare nell’Unione europea. Stiamo davvero dando la caccia alle ultime riserve di petrolio e gas che arrivano dalla Russia nell’Unione europea. Vogliamo sbarazzarcene”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York.

17:02

Meloni vede presidente sudcoreano Lee a New York: focus su crisi internazionali e industria

Nell’ambito della partecipazione ai lavori della settimana di alto livello dell’Assemblea Generale dell’Onu, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha incontrato a New York il presidente della Corea del Sud, Lee Jae-myung. Il colloquio, fa sapere Palazzo Chigi, “ha consentito uno scambio di valutazioni sui principali temi internazionali, con particolare riferimento alle crisi internazionali in corso e alla stabilità nell’Indo-Pacifico”. Meloni e Lee “hanno concordato di approfondire ulteriormente la collaborazione bilaterale, in particolare in ambito economico e industriale, facendo leva sulla assoluta complementarità tra i due sistemi produttivi, ad esempio in materia di semiconduttori”, si legge ancora nella nota. A tal proposito, i due leader “hanno espresso soddisfazione per il successo del Business Forum Italia-Corea svoltosi a Seoul il 5 settembre scorso, con la partecipazione di oltre 150 imprese attive nel settore energetico, delle tecnologie avanzate, delle infrastrutture e del farmaceutico”. Al termine dell’incontro “il presidente coreano ha rinnovato l’invito al presidente Meloni a recarsi in Corea del Sud, invito accolto dal presidente del Consiglio”, conclude Palazzo Chigi.

16:57

Pezeshkian: “Netanyahu è un criminale, a Gaza è genocidio”

Negli ultimi due anni “il mondo è stato testimone del genocidio a Gaza, della distruzione di case e delle ripetute violazioni della sovranità e dell’integrità territoriale in Libano, della devastazione delle infrastrutture della Siria, degli attacchi contro la popolazione dello Yemen, della fame forzata di bambini emaciati tra le braccia delle loro madri”. Lo ha dichiarato nel suo intervento all’Onu il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, definendo “un criminale” il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

16:54

Von der Leyen incontra Li a New York

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha incontrato questo pomeriggio a New York, dove si trova per l’assemblea generale dell’Onu, il primo ministro della Repubblica Popolare Cinese Li Qiang. Oltre che delle relazioni bilaterali, ha detto la presidente, “parleremo certamente della guerra in Ucraina e della possibilità per la Cina di usare la sua influenza per portare la Russia al tavolo dei negoziati”.

16:43

Presidente Panama, migliore formula per Canale è la neutralità

Il presidente di Panama, José Raúl Mulino, nel suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu ha affrontato il tema del Canale, del quale Donald Trump ha minacciato di riprendere il controllo. “La neutralità è la formula migliore per salvaguardare la sicurezza del nostro canale, un bene pubblico globale”, ha affermato Mulino. “Il Canale di Panama è neutrale, aperto al mondo e facilita un commercio internazionale più integrato. È e rimarrà panamense”, ha detto Mulino.

16:22

Zelensky: “Usare tutto ciò che abbiamo per costringere l’aggressore a fermarsi”

Bisogna “usare tutto quello che abbiamo, insieme, per costringere l’aggressore a fermarsi e solo allora avremo una vera possibilità che questa corsa alle armi non finisca in modo catastrofico per tutti noi”. E’ quanto ha detto Volodymyr Zelensky nel suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu, aggiungendo che “se sono necessarie armi per fare questo, se sono necessarie pressioni sulla Russia allora bisogna farlo e bisogna farlo subito”.

16:14

Zelensky: “Stiamo vivendo corsa alle armi più distruttiva di sempre”

“Stiamo vivendo la corsa agli armamenti più distruttiva della storia dell’umanità perché questa volta include l’intelligenza artificiale”. E’ l’allarme lanciato dal Palazzo di Vetro dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui “le armi si stanno evolvendo più velocemente della nostra capacità di difenderci: adesso ci sono decine di migliaia di persone che sanno come uccidere in modo professionale usando i droni”. Secondo il leader ucraino, “fermare questo tipo di attacchi è più difficile che fermare qualsiasi pistola, coltello o bomba: questo è ciò che la Russia ha portato con la sua guerra”. “In passato solo i paesi più potenti potevano utilizzare i droni perché erano costosi e complessi, ora anche i droni più semplici possono volare per migliaia di chilometri – rilancia Zelensky – La tecnologia bellica non tiene più conto della geografia, ora sta ridefinendo i confini”. Quindi, avverte ancora il presidente, “è solo questione di tempo prima che i droni combattano contro altri droni, attacchino infrastrutture critiche e prendano di mira persone in completa autonomia”.

15:51

Appello Zelensky a Onu: “Non state in silenzio, sosteneteci”

“Non restate in silenzio mentre la Russia continua a trascinare questa guerra. Per favore, esprimetevi e condannatela. Per favore, unitevi a noi nella difesa del nostro Paese, la pace dipende da tutti noi”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando all’Assemblea Generale Onu. “Dobbiamo fare di tutto per fermare l’aggressore. Se servono armi per farlo, se serve pressione per farlo, facciamolo ora”, ha aggiunto.

15:50

Zelensy, “Sarà guerra di droni, subito regole globali”

Nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha messo in guardia che le guerre saranno “guerre di droni”, invocando subito “regole globali”. “Noi siamo il primo obiettivo – ha proseguito – ma ora droni russi volano in Europa”.

15:44

Zelensky: “Colloquio con Trump è stato positivo”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha definito “positivo” il suo incontro di ieri con l’omologo americano, Donald Trump. Zelensky ha però avvertito che, per quanto “apprezzato”, il sostegno di Usa ed Europa non è sufficiente e “tutti devono fare la loro parte per porre fine alla guerra di Putin”, ovvero interrompere gli acquisti di idrocarburi russi.

15:43

Zelensky: “Se un Paese vuole la pace deve lavorare sulle armi”

“Se una nazione vuole la pace deve ancora lavorare sulle armi”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel suo discorso oggi all’Assemblea Generale dell’Onu, aggiungendo che “non la legge internazionale, non la cooperazione ma le armi decidono chi sopravvive”.

15:42

Zelensky: “Ue deve proteggere la Moldavia”

L’Unione Europea “deve proteggere la Moldavia”, dove a domenica si terranno le elezioni parlamentari, con contrapposte la coalizione europeista al governo e un’alleanza di partiti filorussi. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Abbiamo già perso la Georgia in Europa. I diritti umani e la natura europea nel sistema statale stanno solo peggiorando e la Georgia dipende dalla Russia. Da molti anni anche la Bielorussia si sta muovendo verso la dipendenza dalla Russia”, ha aggiunto Zelensky. Il presidente ucraino ha quindi sottolineato che “è importante ricordare come il mondo abbia ignorato la necessità di aiutare la Georgia dopo l’attacco della Russia e come sia stato perso il momento con la Bielorussia”, sottolineando che “la Moldavia non deve andare perduta”.

15:37

Zelensky a Onu ricorda Charlie Kirk e Iryna Zarutska

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu ha dedicato un ricordo a Charlie Kirk, l’attivista conservatore ucciso nello Utah, e Iryna Zarutska, la rifugiata ucraina massacrata a coltellate pochi giorni prima da un senzatetto in un treno a Charlotte, in Usa, nell’indifferenza dei passeggeri.

15:36

Zelensky: “Sorvolo droni? Mosca sinonimo d’interferenza”

“Il sorvolo dei droni? La Russia è sinonimo di interferenza”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo all’Assemblea gaenerale dell’Onu.

15:33

Zelensky, risposta globale non abbastanza forte

La “risposta globale” alle violazioni russe dello spazio aereo Nato “non è stata abbastanza forte” e le istituzioni internazionali hanno dimostrato di essere “deboli”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, all’Assemblea Generale dell’Onu.

15:32

Zelensky: “Cessate il fuoco non c’è perché la Russia lo rifiuta”

“Cessate il fuoco non c’è perché la Russia lo rifiuta”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso all’Assemblea Generale Onu.

15:31

Zelensky: “Non conta il diritto ma le armi e gli alleati”

La guerra in Ucraina dimostra che per garantire la sicurezza di una nazione “servono le armi e non il diritto internazionale, è disgustoso ma questa è la realtà”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, all’Assemblea Generale dell’Onu. “Il diritto internazionale funziona se si hanno amici potenti e armi, non ci sono garanzie di sicurezza al di fuori di alleati e armi”, ha aggiunto Zelensky.

15:30

Zelensky: “Diritto internazionale è al collasso”

Le crisi globali in corso, a partire dalla guerra in Ucraina, mostrano quanto “il diritto internazionale è al collasso e le istituzioni internazionali sono deboli”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Zelensky ha fatto appello per un “ripristino della sicurezza e della cooperazione internazionale” pur ammettendo che potrebbe “già essere troppo tardi”.

15:17

Cnn: “Melania all’Onu ha snobbato la moglie di Zelensky”

Melania ha snobbato Olena? Se lo è chiesto la Cnn notando che la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky abbia invano tentato di avere un colloquio formale con la First Lady degli Usa a margine dell’evento ospitato da quest’ultima a New York in occasione dell’Assemblea Generale Onu.
Olena si trovava nelle prime file della sala gremita, insieme a decine di first lady, ad alcuni first gentleman e ad almeno una regina (Rania di Giordania), applaudendo con entusiasmo l’appello di Trump a favore di “soluzioni semplici per proteggere l’ingegno dei nostri bambini”. La First Lady ucraina aveva chiesto un incontro con la moglie di Donald Trump dopo l’evento per parlare della causa dei bambini ucraini vittime più vulnerabili dell’invasione russa, ma Melania ha lasciato la sala subito dopo l’evento senza salutare le sue controparti lasciando Olena ad aspettare per vari minuti inutilmente accanto a un ascensore.
Per la verità, prima dell’appuntamento al Lotte Hotel, un collaboratore di Mrs. Trump aveva escluso la possibilità di un incontro formale parlando soltanto di “gentili convenevoli” tra le due mogli. “Mrs. Zelenska ha contattato più volte Melania per organizzare un incontro, ma non c’è nessun incontro bilaterale”, aveva detto Marc Beckman, consigliere della First Lady Usa, a Fox News. Beckman aveva aggiunto: “Non c’è nulla di formale. Poiché la nostra First Lady è molto cortese, oggi le rivolgerà un saluto, ma non è previsto nessun incontro a tavolino, nessuna conversazione sostanziale, nessuna riunione programmata”.

13:58

A margine dell’Assemblea, von der Leyen vedrà il premier cinese Li Qiang

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, avrà un incontro oggi con il premier cinese, Li Qiang, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York. Lo ha reso noto il portavoce aggiunto della Commissione, Olof Gill.
L’invito alla Cina di esercitare pressione sulla Russia per interrompere la guerra in Ucraina “sarà al centro dei loro colloqui, così come i molti altri cruciali per le relazioni commerciali, diplomatiche ed economiche tra Ue e Cina”, ha spiegato il portavoce.

10:42

Oggi alle 15:15 il discorso di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolgerà oggi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e parteciperà al quinto vertice della piattaforma di Crimea, che si terrà sempre nella sede delle Nazioni Unite a New York.
Il discorso di Zelensky è previsto per le 15:15. Nella giornata il leader ucraino terrà anche una serie di incontri bilaterali.

10:24

Portavoce Onu: “Il blocco della scala mobile su cui si trovavano Trump e Melania è stato accidentale”

Non è stato intenzionale il blocco alla scala mobile delle Nazioni Unite su cui il presidente americano Donald Trump era appena salito con la moglie Melania, diretto all’assemblea generale dove doveva prendere la parola. Lo ha assicurato il portavoce del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Il meccanismo di sicurezza è stato inavvertitamente attivato da qualcuno che era di fronte al presidente”, ha spiegato Stephane Dujarric.
Non è certo però che la spiegazione basti alla Casa Bianca, infuriata per l’accaduto. “Se qualcuno alle Nazioni Unite ha deliberatamente fermato la scala mobile mentre il presidente e la first lady la stavano usando, dovrebbe essere licenziato immediatamente e dovrebbe essere avviata un’indagine”, ha ammonito la portavoce presidenziale Karoline Leavitt su X.
Trump è salito sulla scala mobile dietro la moglie Melania e quasi subito il meccanismo si è inceppato. Il presidente e la consorte hanno mantenuto l’equilibrio aggrappandosi al corrimano a sono saliti a piedi. Ma Trump non ha nascosto la sua irritazione, anche perché quando ha preso la parola il teleprompter su cui c’era il testo del suo discorso non è partito.
“Le due cose che ho ricevuto dalle Nazioni Unite sono state una scala mobile difettosa e un gobbo difettoso”, ha sottolineato il presidente durante l’intervento. Anche se poi su Truth è parso ironizzare: “Probabilmente quanto accaduto ha reso il discorso più interessante di quanto sarebbe stato”.
Sulla questione gobbo però le Nazioni Unite hanno fatto muro: “Non abbiamo commenti, poiché il gobbo del presidente degli Stati Uniti è gestito dalla Casa Bianca”, ha chiarito Dujarric.
Il sospetto neanche tanto velatamente avanzato dallo staff del presidente è che si sia trattato di una macchinazione ai danni di Trump. La Leavitt ha pubblicato un estratto di un articolo di domenica del quotidiano londinese The Times in cui si raccontava che dipendenti dell’Onu avrebbero scherzosamente discusso della possibilità di bloccare scale mobili e ascensori durante la visita del presidente degli Stati Uniti.