Giallorossi a quota 98 successi nella competizione, staccato il Tottenham. Decidono i difensori, poi Pisilli regala un rigore che accende il finale di gara
Alessio D’Urso
24 settembre 2025 (modifica alle 23:16) – MILANO
La Roma in volo con i retrorazzi. Cioè i difensori: Ndicka e Mancini. I gol nel secondo tempo dei due pilastri della retroguardia lanciano la squadra di Gasp e regalano ai giallorossi il primo acuto fuori dai confini e il record assoluto di vittorie in Coppa Uefa/Europa League: ben 98 adesso, davanti al Tottenham (97). Un debutto felice per Gasp che ha ben orchestrato dalla panchina la sua squadra azzeccando le scelte e imprimendo il suo marchio di gioco: una serata che sarebbe stata ancor più esaltante, a dirla tutta, senza il fallo di Pisilli su Mendy da cui è originato il rigore e il gol della speranza dei padroni di casa.
RITMI FRENETICI—
In avvio Gasp conferma il terzetto difensivo (Celik, Mancini, Ndicka) visto nel derby con la Lazio e dà spazio sulle fasce a Rensch e Tsimikas, in mezzo Cristante lascia il posto a El Aynaoui (in panchina l’eroe del derby Pellegrini), mentre davanti il tecnico dà una chance a Dovbyk, assistito per l’occasione da Soulé e El Shaarawy. Ritmi frenetici fin dai primi minuti e giallorossi propositivi su entrambe le fasce, ma anche il Nizza prova la conclusione nei sedici metri: ci prova Mendy col sinistro al 13’ e il tiro potente finisce di poco alto sopra la traversa. La squadra di Gasperini risponde con un tentativo di Dovbyk. Che, lanciato sulla destra, prova al 24’ un tiro-cross: il pallone, però, viene respinto dai difensori francesi. La Roma non arretra di un centimetro e, forte di un possesso palla con picchi del 70%, al 38’ va anche in gol con Mancini, ma il difensore è in fuorigioco al momento del colpo di testa vincente su cross di Tsimikas: l’offside viene segnalato subito dal guardalinee e poi confermato dal Var.
AVANTI TUTTA—
Nel secondo tempo, la svolta. Gasp lancia nella mischia Pellegrini (al posto di El Shaarawy) e i giallorossi premono sull’acceleratore. Proprio sul calcio d’angolo battuto al 7’ dal nuovo entrato, Ndicka anticipa tutti sul primo palo e porta i suoi in vantaggio. Non passano tre minuti e la Roma raddoppia in contropiede ancora con un difensore, Mancini (stavolta in posizione regolarissima), che in spaccata al centro dell’area sorprende Bah e spedisce il pallone in fondo al sacco su cross col contagiri di Tsimikas. I giallorossi controllano così il match con calma fino al 30’, quando purtroppo Pisilli commette fallo su Mendy (iniziato fuori dall’area e aumentato d’intensità dentro) provocando il calcio di rigore per il Nizza che Moffi realizza con freddezza ridando speranza ai francesi. I minuti finali diventano incandescenti, con la squadra di Haise in avanti e Dante (il giocatore più anziano a 41 anni, 11 mesi e 6 giorni ad aver giocato un match nella seconda competizione continentale in particolare) ultimo ad arrendersi con qualche sortita in area avversaria nel finale. Ma all’Allianz Riviera a festeggiare, al triplice fischio, è la Roma: dopo la vittoria nel derby, la magia continua…
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