I Mondiali di ciclismo in Ruanda sono iniziati da qualche giorno con le prove a cronometro, ma tutta l’attenzione è già rivolta alle corse in linea, in particolare alla gara maschile che si terrà domenica. Il grande favorito è senza alcun dubbio Tadej Pogacar, che va a caccia dell’ennesimo successo in questa stagione e soprattutto del bis iridato. Tuttavia, non mancano gli outsider di lusso pronti a dare battaglia e tra questi c’è sicuramente Thomas Pidcock, che arriva sulle strade africana con l’obiettivo di prendersi il Mondiale.

Il britannico si presenta in Ruanda con una condizione eccellente, complice una Vuelta a España vissuta da grande protagonista, come dimostra il brillante terzo posto nella classifica generale. Un risultato che finora era sempre mancato nella carriera del corridore del Q36.5 Pro Cycling Team, che aveva sempre faticato nei grandi giri, non riuscendo mai ad essere competitivo con costanza lungo le tre settimane. Alla Vuelta invece la svolta, visto che ha saputo conquistare il podio finale, duellando in diverse tappe alla pari anche con un certo Jonas Vingegaard.

Il percorso del Mondiale si addice comunque alle caratteristiche del nativo di Leeds. Un Mondiale davvero durissimo quello in Ruanda, visto che sarà un percorso con ben 5000 i metri di dislivello da affrontare. I due punti chiave sono probabilmente il Mont Kigali, salita di 5,9 km al 6,9% con pendenze che arrivano persino al 20%, e successivamente anche il Mur de Kigali, uno strappo di 400 metri in pavé con una media dell’11%. Qui sicuramente ci si gioca la corsa iridata, ma Pidcock ha mostrato di poter tenere bene anche sulle pendenze più dure.

Ovviamente i fari della gara sono tutti rivolti su Tadej Pogacar, che avrà chiaramente la pressione dell’essere l’uomo da battere. Lo sloveno potrebbe optare per una gara dura già prima dell’ultimo giro, facendo esplodere la corsa con uno dei suoi classici attacchi. Pidcock dovrà resistere, limitare i danni in salita e provare a rimanere con lo sloveno fino ad un possibile arrivo in volata. Allo sprint Pidcock avrebbe poi la sua chance, ottenendo quella vittoria iridata che manca alla Gran Bretagna addirittura da quattordici anni e dall’ultimo trionfo firmato da Mark Cavendish a Copenaghen.