Gabriele Corsi rinuncia a Domenica In. La decisione – spiega una nota della Rai – è stata presa, di comune accordo, a seguito di alcune valutazioni che hanno reso Domenica In incompatibile con altri progetti dell’artista.
“La direzione Intrattenimento Day Time Rai – nel ringraziare Corsi per quanto finora realizzato con il servizio pubblico e per la grande disponibilità umana e professionale – gli ribadisce il proprio apprezzamento e la volontà di costruire in futuro nuove occasioni di collaborazione”, spiega la nota.
Il futuro per lo storico contenitore domenicale della rete ammiraglia del servizio pubblico a questo punto è un’incognita: di sicuro c’è che al comando resta Mara Venier. L’edizione 2025/26 è il 50/o anniversario di Domenica In e sarà per la storica conduttrice la sua 17/a volta. La novità doveva essere proprio Corsi – dopo le indiscrezioni, mai confermate, sulla possibile presenza anche di Nek – ma non era passata inosservata l’assenza di entrambi alla presentazione dei nuovi palinsesti a Napoli.
Il direttore dell’Intrattenimento Day Time della Rai, Angelo Mellone, aveva lanciato la nuova coppia aggiungendo che l’obiettivo era quello di una “rimodulazione e innovazione” all’interno del programma. Venier, aveva spiegato, avrebbe rappresentato “la continuità”, Corsi, invece, “un reinserimento del varietà nel pomeriggio di Rai 1. La coppia è questa – aveva concluso Mellone – e ne siamo entusiasti”. Ed erano state annunciate anche le novità della prossima edizione, con una formula in parte arricchita e rinnovata, con nuovi elementi di scenografia e di musica e spettacolo, pur mantenendo le celebri interviste di Mara Venier, con ospiti musicali e del mondo del cinema e della televisione, e non solo. E uno spazio/salotto con 3 o 4 ospiti a puntata provenienti dal mondo dello spettacolo e del varietà, un gioco telefonico che coinvolgerà sia il pubblico da casa che quello in studio, stacchetti e momenti coreografici.
Ora la notizia del passo indietro di Corsi, già commentatore dell’Eurovision Song Contest e del Primafestival per la Rai, nonché conduttore di diversi programmi su Real Time e Nove.
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