«È da mesi e mesi che aspetto questa serata, da quando la mia Michelle Williams, il mio angelo, mi ha detto che l’avrebbe organizzata». James Van Der Beek ci teneva molto, ma non ha potuto calcare di persona il palco del Richard Rodgers Theatre di New York, dove lunedì si è tenuta la tanto attesa reunion di Dawson’s Creek. «Non posso credere di non essere lì. Non posso credere di non vedere i miei compagni di cast, la mia meravigliosa famiglia, di persona».

James Van Der Beek aveva reso pubblico lo scorso novembre di essere stato colpito da un carcinoma colorettale al terzo stadio, una diagnosi che lo ha segnato profondamente ma che non gli ha tolto la voglia di combattere né di condividere la sua esperienza.

Ma l’attore, 48 anni, ha voluto comunque essere presente alla speciale serata: lo ha fatto con un video registrato, proiettato sullo schermo davanti a un pubblico emozionato, in occasione della serata benefica a favore dell’associazione F Cancer.

Solo il giorno prima James Van Der Beek aveva annunciato sui social, con grande amarezza, di dover rinunciare all’evento a causa di «due diversi virus intestinali». «Sono devastato», aveva scritto, spiegando che non se la sentiva di affrontare un live reading così importante nelle sue condizioni. Però ha rivelato che ci sarebbe stato un «sostituto d’eccezione»: Lin-Manuel Miranda.

Nel messaggio proiettato in sala, l’attore che ha dato il volto a Dawson Leery ha parlato con la voce rotta dall’emozione: «Avrei voluto solo salire su quel palco e ringraziare ogni singola persona in sala. Dal cast alla troupe, fino a chiunque abbia dato una mano con tanta generosità. Ma soprattutto volevo dire grazie a voi, i fan: siete davvero i migliori del mondo». Van Der Beek ha scherzato anche sul fatto di avere un sostituto: «Nella serie non avevo una controfigura. Ma qui siamo a Broadway, quindi ce n’era bisogno. E abbiamo pensato di cercare qualcuno che non avesse mai fatto il sostituto in questo teatro prima…». Poi ha introdotto Miranda, che ha prestato la voce al suo personaggio, aggiungendo: «I miei figli probabilmente lo considereranno un upgrade».

In platea c’era comunque la moglie Kimberly con i figli. «Era importante per lui che venissimo lo stesso!», ha scritto lei su Instagram. E proprio con i bambini, Kimberly è salita sul palco a intonare I Don’t Want to Wait di Paula Cole, la celebre sigla della serie.