di
Marco Calabresi

In Oriente inizia la caccia di Jannik al trono di Alcaraz: l’altoatesino gioca a Pechino, lo spagnolo a Tokyo

Una partita a tennis è diventata una partita a scacchi. Da oggi e per una settimana si giocherà su due tavoli, ma Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si marcano a uomo: il numero 2 del mondo riparte da Pechino (dove l’anno scorso la finale con Carlos fu epica), il nuovo numero 1 da Tokyo, tutti e due in campo tra la mattinata e l’ora di pranzo di oggi. Non si rivedranno prima del Masters 1000 di Shanghai (finale domenica 12 ottobre, prendere nota), ma si guarderanno a distanza: la finale di New York è alle spalle ma ha lasciato strascichi e ora tocca a Jannik trovare le contromisure. 

Cura dei dettagli sul Diamond Court di Pechino, con Simone Vagnozzi a mezzo metro a dargli indicazioni su come perfezionare un servizio che a Flushing Meadows gli aveva dato un misero 48% di prime. Ma non è l’unico aspetto sul quale il team Sinner sta lavorando: «Abbiamo riflettuto molto su quella finale persa — ha raccontato —. Stiamo cambiando molte piccole cose. Il numero di errori al momento è sicuramente un po’ più alto, ma speriamo di sistemarlo: è solo questione di tempo, non so quanto sarò in grado di mettere in pratica i cambiamenti sul campo di gioco, perché una cosa è l’allenamento e un’altra è la partita, ma sono molto motivato. È fantastico lavorare su qualcosa di nuovo». 



















































Eccola, la strada per uscire dalla comfort zone, ed eccola la risposta di Alcaraz: «So che cambierà rispetto all’ultima partita, è la stessa cosa che ho fatto io quando ho perso contro di lui un paio di volte. Ho cercato di essere un giocatore migliore, e la prossima volta che lo affronterò mi aspetto che faccia lo stesso: io dovrò essere concentrato e pronto ai cambiamenti». Sinner trova l’esperto Marin Cilic, Carlos contro Sebastian Baez, argentino come il nuovo fisioterapista di Jannik, il tassello che mancava in un team che rispetto a un anno fa a Pechino ha recuperato Umberto Ferrara.

«Alejandro (Resnicoff, ndr) è molto esperto, ovviamente con quindici anni di lavoro nel circuito. Rispetta anche il nostro modo di essere come squadra. È qui per aiutarmi e potenzialmente migliorare qualcosa per il mio corpo, averlo qui per me è un super privilegio». Cura del corpo, riposo e un po’ di sano divertimento, anche perché ogni volta che Sinner vola da quelle parti la popolarità aumenta: con Naomi Osaka e Qinwen Zheng è stato protagonista di uno dei tanti eventi promozionali dell’evento: ha persino indossato un cappello da pescatore con la sua faccia disegnata. Scartando i punti di Pechino 2024, ora ce ne sono 590 a favore di Alcaraz: la corsa riparte da Oriente.

25 settembre 2025 ( modifica il 25 settembre 2025 | 07:18)