AVEZZANO – Dei campionati europei gravel e della vittoria di Erica Magnaldi abbiamo detto già domenica e ieri ne abbiamo riparlato con il cittì Pontoni. Qualche parola di approfondimento merita però anche Mads Wurz Schmidt, l’atleta che ha conquistato il titolo elite, nella gara che ha visto a lungo Gaffuri fra i protagonisti e poi finire al quinto posto.

Non c’è solo Pedersen: il nome Mads evidentemente ben si sposa ai ciclisti che vanno forte. Il danese, che è stato professionista dal 2017 al 2024, vivendo il passaggio della licenza e degli uomini dalla Katusha alla Israel-Premiertech, ha un palmares di tutto rispetto. Una tappa alla Tirreno-Adriatico e prima il doppio mondiale a crono: da junior nel 2011 a Copenhagen e poi da U23 nel 2015 a Richmond. Un metro e 76 per 70 chili, quando non ha più trovato posto su strada, si è convertito al gravel. E la sua azione di Avezzano, con due giri da solo, ha messo in risalto le doti che fecero di lui un grande talento contro il tempo. Quest’anno ha già vinto quattro tappe della UCI World Series cui ha aggiunto anche The Traka 200, gara spagnola di immenso fascino.

Campionati europei gravel 2025, Avezzano, Mads Wurz SchmidtDopo l’arrivo, per Mads Wurz Schmidt le interviste dovute al campione d’Europa

Campionati europei gravel 2025, Avezzano, Mads Wurz SchmidtSul traguardo con la bici al cielo, come poco prima Erica Magnaldi, è il trionfo di Mads Wurz Schmidt

Campionati europei gravel 2025, Avezzano, Mads Wurz SchmidtDopo l’arrivo, per Mads Wurz Schmidt le interviste dovute al campione d’Europa

Campionati europei gravel 2025, Avezzano, Mads Wurz SchmidtSul traguardo con la bici al cielo, come poco prima Erica Magnaldi, è il trionfo di Mads Wurz Schmidt

Lo abbiamo incontrato dopo l’arrivo degli europei. Dopo aver sollevato la bici al cielo, se ne stava fermo sul lato dell’arrivo guardando un punto fisso all’infinito. Aspettando forse qualche compagno di squadra o semplicemente mettendo in ordine i pensieri.

Si può dire che sia stata come una lunga cronometro?

Sì, volevo aspettare un po’, ma Gaffuri stava tenendo un ritmo sostenuto. Per un po’ l’ho seguito e poi in un tratto di discesa ho attaccato. Su questo percorso si faceva più velocità andando da soli. E’ dura, ma se hai le gambe vai meglio da solo. Così ho deciso di provarci e  per fortuna sono stato abbastanza forte da tenere il ritmo alto.

Hai trovato un percorso che ti si addiceva?

Era un percorso perfetto per me. La salita era dura, ma ho avuto abbastanza potenza per fare ugualmente velocità. Mi si addiceva molto. Le discese erano tecniche e io non sono il corridore con la tecnica migliore, ma non sono nemmeno il peggiore. Quindi si trattava di sopravvivere e continuare a spingere per tutto il giorno. Sapevo dalle gare precedenti che quando attacco da solo, posso tenere il passo e resistere fino alla fine. Quindi sono partito, ho dovuto credere in me stesso e sono felice che abbia funzionato.

Campionati del mondo juniores 2011, Copenhage, Mads Wurz SchmidtNel 2011 nei mondiali juniores che si corrono a Copenghagen, il giovane danese vince l’oro nella crono

Campionati del mondo Richmond 2015, Mads Wurz SchmidtNel 2015, a Richmond, replica vincendo il titolo a crono degli under 23

Campionati del mondo juniores 2011, Copenhage, Mads Wurz SchmidtNel 2011 nei mondiali juniores che si corrono a Copenghagen, il giovane danese vince l’oro nella crono

Campionati del mondo Richmond 2015, Mads Wurz SchmidtNel 2015, a Richmond, replica vincendo il titolo a crono degli under 23

Hai vinto gare importanti su strada quando eri più giovane. Cosa significa questa vittoria oggi?

E’ importante. Sono super orgoglioso di me stesso, vincere questo campionato europeo significa molto ed essere stato campione europeo sarà qualcosa che varrà la pena ricordare. Come vincere The Traka e fare bene nella Unbound, è difficile da descrivere a parole. Sono davvero orgoglioso del percorso che sto seguendo da inizio luglio.

Il mondiale di ottobre è uno dei prossimi obiettivi.

Certamente. Ho lavorato duramente per essere al top della forma in questo momento, con il supporto della mia squadra, della mia famiglia e del mio allenatore. E’ stato un percorso molto bello e sono felice di poter ripagare loro e me stesso con un buon risultato.