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Agosto, mese tradizionalmente meno ricco di uscite editoriali in libreria, quest’anno non è poi così avaro di nuovi romanzi, con libri che strizzano l’occhio agli amanti di storia e mistero, e altri che promettono di stuzzicare la fantasia degli appassionati di gialli e thriller. Stupore è il cardine attorno al quale ruota Il prodigio, romanzo d’esordio per Mondadori di Fabrizio Sinisi, drammaturgo conosciuto in Italia e all’estero. La sua opera prima indaga il rapporto dell’uomo con l’occulto, l’espediente narrativo è la comparsa nel cielo, una mattina, di una faccia disegnata come la disegnerebbe un bambino. Uno smile senza spiegazioni apparenti, forse un fenomeno meteorologico, una reazione chimica dell’atmosfera, un happening artistico.
Sempre Mondadori, dopo aver pubblicato Ti ho dato gli occhi e hai guardato le tenebre (2024) di Irene Solà, porta in Italia il romanzo d’esordio della narratrice catalana, L’argine; nell’opera prima di una delle voci più interessanti del nuovo panorama letterario internazionale, al centro della narrazione c’è Ada, che torna nel suo villaggio dopo un soggiorno di tre anni a Londra, per cercare di recuperare il legame con la propria comunità d’origine.
In La stagione che non c’era (Guanda) di Elvira Mujčić, la Jugoslavia del 1990 diventa metafora di ciò che accade a un Paese quando il culto del passato e della memoria si esaspera lasciando spazio all’emergere della violenza. L’autrice, che durante le guerre jugoslave era una bambina come Eliza, la protagonista, racconta i destini di due ragazzi attraverso cui si muove il destino di un Paese intero, animato dagli stessi sogni e dalla stessa giovanile intraprendenza dei suoi protagonisti, che inevitabilmente si scontrano con la fine delle proprie utopie.
Neri Pozza, nel mese di agosto, propone invece due interessanti thriller, pubblicati nella collezione ‘I Neri’. L’editore prosegue nella pubblicazione della serie del commissario Dupin, personaggio di fantasia nato dalla penna di Jean-Luc Bannalec (pseudonimo di Jörg Bong). Il nuovo capitolo, Eredità bretone, tradotto da Roberta Scarabelli, prende piede dalla morte improvvisa di un uomo davanti al ristorante preferito di Dupin. La cura del fuoco di Johanna Mo, con traduzione in italiano di Gabriella Diverio, è invece il terzo capitolo della serie di gialli ambientati sull’isola di Öland, in Svezia, con protagonista la detective Hanna Duncker. Anche i precedenti capitoli della saga, La morte viene di notte (2021) e L’ombra del giglio (2023), fanno parte del catalogo di Neri Pozza.
Restando in tema di thriller, Longanesi pubblica Il silenzio delle rondini, ultima fatica di Marco De Franchi: l’ex dirigente dello Sco (il Servizio centrale operativo della polizia di Stato) narra di una serie di misteriosi omicidi sui quali indagano il commissario Valentina Medici e il poliziotto reietto Fabio Costa. Omicidi efferati, commessi da giovanissimi, che permettono all’autore di cimentarsi anche nel racconto delle paure e delle fragilità degli adolescenti al giorno d’oggi.
L’ultimo libro non è propriamente un romanzo. Temple Grandin è una delle più famose personalità con diagnosi di spettro autistico; attivista ed etologa statunitense è molto nota anche per la sua attività di progettista di attrezzature per il bestiame. Pensare senza parole, scritto a due mani con Betsy Lerner, è la proposta agostana di Adelphi, nella traduzione di Silvio Ferraresi. Un viaggio nell’intelligenza umana e in un linguaggio non sempre universale: intrecciando aneddoti storici, l’autrice mette in luce i “doni nascosti di chi ragiona per immagini, pattern e astrazioni”.
Eredità bretone (Neri Pozza)
[di Jean-Luc Bannalec; data di uscita: 5 agosto]. Nella famosa Ville Close, a Concarneau, i bretoni festeggiano l’inizio dell’estate con musica e balli, in un’atmosfera allegra e rilassata. Se non fosse che la morte improvvisa di un uomo, proprio davanti al ristorante preferito dell’ispettore Dupin, l’Amiral, getta la cittadina nello scompiglio. In questa nuova indagine Dupin gioca in casa, imbattendosi in una intricata rete di omissioni e segreti intoccabili.
L’argine (Mondadori)
[di Irene Solà; data di uscita: 26 agosto]. Ada torna al suo villaggio dopo un soggiorno di tre anni a Londra. Durante i lunghi mesi estivi che seguono il suo ritorno, si riunirà con la famiglia, gli amici e un vecchio amore. E anche con il villaggio stesso, il luogo in cui è cresciuta. Con l’intenzione di recuperare quel piccolo universo da cui era partita, Ada inizia a inventare storie su tutti loro. È quindi la storia di Ada e la storia delle storie di Ada: un romanzo composto dalla somma di piccole narrazioni che compongono il mosaico di un universo intimo e condiviso.
La stagione che non c’era (Guanda)
[di Elvira Mujčić; data di uscita: 26 agosto]. Nel 1990 due giovani fanno ritorno al loro piccolo paese vicino Sarajevo. Nene è un artista ossessionato dalla possibilità che il suo Paese possa d’improvviso non esistere più, che nessuno ricordi più cosa significa essere jugoslavi, e sogna di realizzare un’opera che testimoni il tempo che la sua generazione ha vissuto.
Merima, desiderosa di impegnarsi in prima persona per contrastare i venti burrascosi che minacciano la Jugoslavia, cerca una cura per una profonda ferita d’amore. La stessa ferita che ha dato vita a sua figlia Eliza, una bambina di otto anni che non ha mai conosciuto suo padre a causa degli spaventosi fantasmi dei nuovi nazionalismi che aleggiano sulla sua nascita, e che non possono nemmeno essere nominati in famiglia.
Il prodigio (Mondadori)
[di Fabrizio Sinisi; data di uscita: 26 agosto]. Una mattina, nel cielo di una grande città europea che assomiglia molto a Milano, compare un volto: una faccia disegnata come la disegnerebbe un bambino, uno smile. Si tratta di un fenomeno meteorologico? Di una reazione chimica dell’atmosfera? O forse di un happening artistico o politico? Sarà il segnale di una guerra chimica? Tutti guardano in alto e restano sbigottiti, ma nessuno sa spiegarsi l’origine e il senso di questo bizzarro segno nel cielo.
La vicenda è raccontata in prima persona da Luca, un giovane prete mondano, che scrive libri bestseller, è ospite fisso in una trasmissione tv e insegna all’università. È un “cattivo prete”, pieno di contraddizioni, un uomo fragile e cinico ma anche sentimentale. Luca è innamorato – non ricambiato – di Marta, ragazza problematica con cui ha un rapporto di dipendenza emotiva. I primi giorni il Volto viene visto con simpatia e curiosità, le sue foto riempiono i feed dei social, poi qualcuno comincia a sfruttarlo per finalità di marketing, qualcun altro a dargli la colpa di reati e violenze che avvengono in città. Ma l’ipotesi che fa più presa è che rappresenti un fenomeno misterico, forse divino.
Il silenzio delle rondini (Longanesi)
[di Marco De Franchi; data di uscita: 26 agosto]. Il giovane commissario Valentina Medici e il poliziotto reietto Fabio Costa tornano a indagare insieme su una serie di omicidi seriali. Omicidi in apparenza inspiegabili che cominciano ad accadere dapprima in Italia. Il fattore in comune: gli assassini sono giovanissimi. E le prime vittime sono i genitori. Cosa li ha spinti a uccidere? Quale forza li ha resi capaci di compiere atti tanto efferati? Presto nelle forze dell’ordine si fa strada l’ipotesi più semplicistica: ragazzini deviati dai videogiochi, dalle challenge su TikTok o dai social media.
Solo Valentina Medici intuisce che sotto c’è qualcosa di più complicato e più spaventoso. L’unica cosa che le resta da fare è indagare senza sosta, ricominciando ogni volta da capo. Forse la chiave è in quello strano sogno, o allucinazione, che tutti i giovani assassini raccontano. Gabbiani che si scagliano su uno stormo di piccole rondini che non volano via, ma subiscono lo strazio in silenzio. Un silenzio presto riempito dalle urla delle nuove vittime che qualcuno sta preparandosi a uccidere per mano di giovani innocenti.
Pensare senza parole (Adelphi)
[di Temple Grandin; data di uscita: 26 agosto]. Se Temple Grandin non ha potuto accedere alla facoltà di Veterinaria è a causa delle gravi carenze in matematica: il suo modo di pensare per immagini – correlato al disturbo dello spettro autistico – le rende infatti difficile maneggiare concetti astratti quali i numeri. La sua particolare forma mentis, riconosciuta e sviluppata grazie ai corsi pratici un tempo offerti dalle scuole, le ha tuttavia permesso di diventare una stimata progettista di macchinari zootecnici, nonché un’autorevole esperta di comportamento animale.
L’attrito fra il funzionamento del suo cervello e il mondo circostante, avvertito sin dalla più tenera età, l’ha convinta che “noi umani abbiamo modi diversi di pensare”: al pensiero verbale si oppone infatti, in un continuum di gradazioni intermedie, un pensiero visivo che procede per immagini e schemi, e che il sistema educativo e il mondo del lavoro sempre più spesso stentano a valorizzare. Intrecciando illuminanti aneddoti storici, esperienze personali ed evidenze tratte dai più recenti studi neuroscientifici, Grandin lancia alla società un severo monito, affinché impari a scorgere in menti differenti “non una disabilità ma una risorsa”.
La cura del fuoco (Neri Pozza)
[di Johanna Mo; data di uscita: 29 agosto]. Pochi giorni prima di Natale la detective Hanna Duncker si sveglia di notte e scopre che la sua casa è in fiamme. Riesce a fuggire, ma la sensazione che non si sia trattato di un incidente non smette di perseguitarla. Tornata al lavoro, Hanna viene coinvolta in un vecchio caso irrisolto. Nel giugno 1999, un gruppo di studenti ha fatto festa in una casa abbandonata nella foresta di Midland. La mattina dopo, uno di loro è scomparso senza lasciare traccia. Ora, a vent’anni di distanza, viene ritrovato il suo scheletro e non ci sono dubbi: è stato ucciso.