Calhanoglu sembra tornato quello dei giorni migliori: merito anche di Chivu e del suo staff che gli ha fatto una preparazione atletica ad hoc

Non è stata un’estate tranquilla per Hakan Calhanoglu, al centro delle voci di mercato praticamente quasi ogni giorno oltre che il destinatario, come detto pubblicamente da Marotta, dello sfogo di Lautaro Martinez dopo l’eliminazione dal Mondiale per Club.

“Sembrava che tra il turco e l’ambiente interista si fosse creata una spaccatura insanabile, con il divorzio come unica via d’uscita possibile per evitare strascichi ulteriori all’interno dello spogliatoio. Se l’addio non si è consumato è perché i presupposti non si sono creati in sede di trattativa: Inter e Galatasaray si sono trovate da subito così distanti da interrompere i dialoghi dopo il primo incontro durato appena una manciata di minuti.

La vicenda deve aver sorpreso Calhanoglu stesso più di chiunque altro. Il corteggiamento nei suoi confronti non ha prodotto alcuno sforzo significativo, nonostante su altri fronti i turchi si siano spinti poi a fare offerte importanti e con una certa determinazione. Deve essere stata quella la scintilla che in lui ha fatto scattare un moto d’orgoglio. Il 23 luglio ha deciso di prendere in mano la questione, prima di tutto pensando a sistemare la crepa con Lautaro e lo spogliatoio: le parole pronunciate fuori da Appiano Gentile, abbassando il finestrino al suo arrivo, sono state il primo vero passo verso la ricomposizione del mosaico. Si è poi rimesso a lavorare duramente, dopo un lungo stop, per mettersi alle spalle una stagione logorante e piena di infortuni”, commenta il Corriere dello Sport.

Chivu, poi, ha fatto una scelta intelligente, assegnandogli nuovamente le chiavi del centrocampo. “Con il rumeno si sta creando un feeling importante come quello avuto con Inzaghi. Il dialogo costante con il nuovo allenatore ha ridato serenità a Calhanoglu, ma non è l’unico fronte di lavoro: lo staff gli ha riservato un programma particolare per ridargli una tenuta atletica praticamente smarrita del tutto nell’ultima annata. Col Sassuolo si è vista una prestazione incoraggiante, soprattutto da questo punto di vista. Non è entrato nel tabellino come a Torino con la doppietta o con i due assist di Amsterdam, ma ha offerto sostanza abbinata alla solita qualità in manovra. Ed è la risposta più importante per Chivu, che nel proporre le modifiche che ha in mente a livello di approccio e pressione sta facendo di tutto per preservare l’equilibrio in mezzo al campo. Dal mercato, partito Asllani, non è arrivato un vice, ma neanche questo sembra preoccupare Chivu. Le prime uscite hanno chiarito il dubbio: sarà Barella in caso di assenza del turco a prendere il suo posto”, chiosa il quotidiano.