Il Diavolo rosso è tornato per lasciare un segno con i suoi artigli. La Ducati Panigale V4 R è la massima espressione della tecnologia applicata al mondo delle due ruote. L’obiettivo? Lasciare a bocca aperta anche pro rider abituati a stradali estreme. Per alzare una asticella già a livelli apicali, i tecnici hanno perfezionato in tutti gli aspetti il modello precedente.

In occasione della Ducati World Première 2026, sono calati i veli sulla nuova Panigale V4 R. La settima gen è nata per correre, traendo origine dai bolidi che scendono in pista. Dopo i successi ottenuti in SBK, la supersportiva ha ottenuto l’omologazione per l’uso stradale. L’erede dell’iconica 996R verrà realizzata in serie numerata, con il nome del modello e il numero progressivo stampato sulla piastra di sterzo.

Le migliorie tecniche della settima generazione

I Corner Sidepods che la Casa di Borgo Panigale ha sviluppato nel 2021 per la classe regina del Motomondiale e il cambio Ducati Racing Gearbox, con blocco del folle Ducati Neutral Lock (DNL), arrivano nella disponibilità degli appassionati che per anni hanno ammirato le Rosse in TV. Sotto il serbatoio batte il motore Desmosedici Stradale R da 998 cc, creato per performare al top nel Mondiale Superbike con Bulega e Bautista, e perfezionato seguendo il diktat del direttore tecnico di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna.

La nuova Panigale garantisce un piacere di guida ineguagliabile. La curva di potenza conferma il valore massimo di 218 CV, ma è stato stabilito un guadagno medio di 4 CV dai 4.000 giri fino al regime di potenza massima per una erogazione superiore. La Panigale V4 R tocca una top speed di 318,4 km/h, che schizza a 330,6 km/h in configurazione con scarico racing (non omologato per la circolazione stradale). Numeri da MotoGP che renderanno la Rossa una regina ambitissima anche dai collezionisti.

Nata per correre

La lettera R identifica i gioielli che prendono parte al campionato delle moto derivate di serie. Sulla nuova Panigale rimane il telaio Front Frame e l’“Hollow Symmetrical Swingarm”, prodotti con i tecnici di Ducati Corse secondo specifici parametri per ottenere prestazioni top con le gomme slick che equipaggiano i bolidi della Superbike. Elettronica e aerodinamica sono ulteriormente evolute per una aderenza da sogno. Le ali, lanciate in MotoGP, consentono di tenere la moto sempre schiacciata al suolo.

I Corner Sidepods determinano un “effetto suolo”, concettualmente non troppo diverso da quello delle monoposto di F1, sebbene in questo caso non ci sia un fondo rastremato. Il conducente sente di poter osare, raggiungendo velocità sostenute in centro curva. Il pilota può fare affidamento ora su ali più grandi e in grado di generare una maggior deportanza. Il carico aerodinamico sale del 25%, ciò significa che c’è un aumento della deportanza pari a 4,8 kg a 270 km/h e a 6 kg a 300 km/h, con importanti benefici per la stabilità della moto.

Per dissipare il calore, la Panigale V4 R è dotata di una presa d’aria dinamica frontale, sviluppata con Ducati Corse, che aumenta anche la pressione dell’aria in aspirazione, e di conseguenza la potenza (+ 1,3 CV) alla massima velocità. Diventa un missile sui rettilinei e per questo motivo le pedane, poste più all’interno di 10 mm rispetto alla precedente V4 R, supportano il centauro in modo impeccabile. La sella ergonomica permette una guida al limite, perfezionando anche il controllo della frenata, senza determinare troppi sforzi nei tratti misti.

Lo zampino della MotoGP

La Ducati ha da poco festeggiato il sesto titolo costruttori di fila nella classe regina. Le performance dei fratelli Marquez sono risultate decisive e, nonostante le difficoltà in sella alla Desmosedici GP25, anche Pecco Bagnaia ha dato il suo apporto. Nella prossima tappa di Motegi il numero 93 potrebbe celebrare il suo nono riconoscimento iridato in carriera. Il motore V4 della nuova Panigale è derivato da quello della Ducati MotoGP per offrire un regime di rotazione massimo pari a 16.500 giri al minuto in sesta marcia (16.000 negli altri rapporti) e sprigionare una potenza massima di 218 CV a 15.500 giri/minuto (in configurazione Euro-5+).

Il nuovo Desmosedici Stradale R non si è lasciato ostacolare nemmeno dalle stringenti norme Euro-5+, conservando la potenza massima del precedente motore. Con lo scarico racing la musica cambia e si arriva a un surplus di potenza inedito. Come anticipato sono 235 i CV, che diventano 239 con l’utilizzo del Ducati Corse Performance Oil. La combustione è stata perfezionata con la riprogettazione dei condotti di aspirazione. Gli iniettori sottofarfalla sono stati migliorati dai tecnici, puntando tutto sull’efficienza della combustione ai bassi regimi e la permeabilità dei condotti nella fascia più alta dell’erogazione. Il filtro aria ad alta permeabilità in poliestere abbassa la perdita di carico rispetto ad un classico filtro.

Il segreto della nuova regina della strada

La nuova Panigale V4 R è la prima moto omologata al mondo a equipaggiare uno schema del cambio di tipo racing. Il Ducati Racing Gearbox (DRG) garantisce, come sulle MotoGP e Superbike ufficiali, la posizione del folle sotto la prima marcia, anziché tra la prima e la seconda. L’idea nasce dalle performance in pista dei migliori piloti al mondo ed è ottenuta grazie a un sistema battezzato Ducati Neutral Lock (DNL), che scongiura la possibilità di innestare involontariamente la marcia folle. In questo modo il pilota non potrà mai trovarsi privo di freno motore nella fase finale delle staccate, negli ingressi in curve da prima marcia.

Le cambiate sono repentine e molto più fluide. Il sistema Ducati Neutral Lock (DNL), brevettato dalla Casa di Borgo Panigale, è disinseribile premendo una leva sul semimanubrio di destra. In sostanza le azioni che devono fare i piloti in pista dovranno essere replicate anche dai centauri in strada. La Panigale V4 R dispone della forcella Öhlins NPX25/30 pressurizzata con steli da 43 mm e ammortizzatore Öhlins TTX36 di tipo meccanico, con tarature specifiche per la nuova serie. Inoltre, la V4 R vanta il nuovo ammortizzatore di sterzo Öhlins SD20 che permette più regolazioni.

Una moto del genere viene costruita intorno alle esigenze di piloti che masticano la pista. Per adattarsi allo stile di guida di ciascuno l’altezza del perno forcellone è regolabile su 4 posizioni a step di 2 mm. Come avviene sulla versione Superbike, l’altezza del posteriore è regolabile tramite il tirante sospensione su un range più ampio rispetto alla serie precedente. I dati, proprio come accade nel Motorsport, vengono raccolti tramite il Ducati Data Logger (DDL), il nuovo sistema di acquisizione dati professionale di Ducati che permette di calibrare un perfetto setup.

La nuova Panigale V4 R equipaggia cerchi forgiati in lega di alluminio a 5 razze tangenziali che sposano pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP V4 nelle misure 120/70 ZR 17 per l’anteriore e 200/60 ZR 17. L’impianto frenante è a firma Brembo con le nuove pinze Hypure che cooperano assieme a dischi da 330 mm. Ogni minimo dettaglio è curato per la sicurezza del pilota. Su questa moto non ci sono limiti, se non quelli legati alla paura di commettere un errore. Il prezzo? 43.990 euro, da regina di un segmento che non è mai stato così vicino alla pista.