«Stiamo cercando di integrare un po’ di più le cronometro nella nostra classifica generale per il prossimo anno», sono le parole di Thymen Arensman dopo la crono iridata di domenica scorsa, quando l’olandese ha chiuso con un più che buono nono posto.

Arensman è un classe 1999, di dicembre, deve perciò ancora compiere 26 anni. Noi italiani lo abbiamo visto già quattro volte al Giro d’Italia e soprattutto quest’anno ha colpito per i due successi al Tour de France. Fatto questo quadro, abbiamo voluto chiedere a Dario David Cioni, tecnico della Ineos Grenadiers, con cui corre Arensman, se davvero Thymen potrà essere un uomo su cui puntare per la generale dei Grandi Giri, tanto più che la squadra britannica sta vivendo una fase di rinnovamento e non ci sono al momento i Froome o i Wiggins di un tempo. E neanche più Pidcock.

Dario David Cioni (classe 1974) è diesse e responsabile della performance della Ineos Grenadiers

Dario David Cioni (classe 1974) è diesse e responsabile della performance della Ineos Grenadiers

Dario, dunque, partiamo dalla crono iridata in Rwanda. Ti aspettavi una prestazione simile?

Alla fine Tymen ha fatto una buona prova, però va detto anche che lui a crono è sempre andato bene. Anche lo scorso anno, se ben ricordo, chiuse le prove contro il tempo del Giro sempre nei primi cinque (quarto e terzo, ndr). E poi c’è da dire anche un’altra cosa.

Cosa?

Che in Rwanda tolti i primi 5-6 specialisti, la qualità scemava. Per me ai prossimi Europei il livello sarà più alto. E poi era anche una crono adatta a lui, ad un uomo da classifica, essendo così dura. Se andiamo a vedere solo Remco Evenepoel ha abbattuto il muro dei 49 di media. Gli altri sono rimasti tutti sotto o molto sotto, segno che era una crono lenta. Mentre oggi si fanno tutte sui 53-54 all’ora.

Parliamo della sua stagione. Spiccano senza dubbio le due tappe al Tour de France…

Il suo obiettivo era quello di fare classifica al Giro e non è andato bene. Tuttavia il lavoro fatto nella corsa rosa ha gettato una buona base per il Tour, dove non solo ha vinto due tappe, ma una di queste l’ha conquistata dal drappello dei migliori e non con una fuga da lontano. E poi ha ottenuto anche altri piazzamenti come sul Mont Ventoux e il secondo posto a Mont-Dore Puy de Sancy. Se al Giro ha reso meno, di certo in Francia è andato oltre le aspettative.

Tymen Arensman impegnato nella crono iridata, chiusa al 9° posto a 3'39" da Evenepoel, RwandaThymen Arensman impegnato nella crono iridata, chiusa al 9° posto a 3’39” da Evenepoel

Tymen Arensman impegnato nella crono iridata, chiusa al 9° posto a 3'39" da Evenepoel, Rwanda 2025Thymen Arensman impegnato nella crono iridata, chiusa al 9° posto a 3’39” da Evenepoel

Come abbiamo scritto all’inizio, Arensman vorrebbe fare bene nelle classifiche generali. Secondo te possono essere nelle sue corde?

Vediamo le decisioni che prenderemo. Lui è un giovane e quando ha provato a far classifica non ha centrato del tutto l’obiettivo, mentre ha mostrato di più quando si è trattato di puntare alle tappe dei Grandi Giri.

Quindi è la squadra che decide o si tiene in considerazione la volontà dell’atleta?

Sicuramente in passato, anche con lui, ci è piaciuto fare classifica, ma poi vanno combinati gli obiettivi della squadra e quelli dell’atleta e quando è possibile si allineano.

Magari questo però è stato l’anno della maturazione. Come lo si capisce?

Lo capisci quando succede… direi che è difficile prevederlo. Ognuno ha percorsi diversi. Diciamo che dagli errori s’impara e dai successi inaspettati si prende spunto. In generale possiamo dire che Arensman i numeri ce li ha, altrimenti non vinci stando con il gruppetto dei migliori.

L’olandese è uno scalatore atipico: è alto 1,90 m per 68 kg. Eccolo alzare le braccia a Superbagnères, primo dei suoi due successi all’ultimo Tour

L’olandese è uno scalatore atipico: è alto 1,90 m per 68 kg. Eccolo alzare le braccia a Superbagnères, primo dei suoi due successi all’ultimo Tour

Perché secondo te, Dario, al Giro Thymen non è andato bene? Eppure veniva da un buon Tour of the Alps dove aveva anche vinto…

Eh se lo avessimo saputo, avremmo già corretto il tiro. La stagione in tal senso va ancora analizzata.

In cosa deve crescere secondo te?

Nella costanza di rendimento, ma in particolare direi che perde tempo nella prima settimana e più precisamente nelle prime due o tre tappe, specie in questi Grandi Giri che ormai propongono frazioni impegnative sin dall’inizio. Non a caso perse subito parecchio nella prima tappa in Albania quest’anno.

Perché? E’ una questione di posizione, di stress in gruppo che è alto nelle prime fasi o una questione fisica, o è più una questione di “motore” che non è ancora rodato?

Direi più una questione legata al ritmo: Thymen non riesce a trovarlo subito. E bisogna capire come mai. Poi, anche da un punto di vista del posizionamento possiamo dire che non è male, ma altrettanto che ha dei margini di miglioramento.

Tymen Arensman , Giro d'Italia 2025, Egan BernalSenza più i grandi e con Bernal che non dà più le garanzie di un tempo, potrebbe essere Arensman l’uomo della Ineos per i Grandi Giri?

Tymen Arensman , Giro d'Italia 2025, Egan BernalSenza più i grandi e con Bernal che non dà più le garanzie di un tempo, potrebbe essere Arensman l’uomo della Ineos per i Grandi Giri?

Prima hai parlato di obiettivi che devono allinearsi fra atleta e squadra: questo quando avviene?

Di solito prima i tecnici fanno il debriefing stagionale, analizzano il tutto e poi, tra novembre e dicembre, anche aspettando i percorsi dei Grandi Giri, si stilano i programmi. Prima però, ripeto, sono necessarie le informazioni dell’anno precedente.

Quali sono adesso gli impegni di Arensman?

Domenica farà il mondiale su strada e poi finirà con le gare italiane.