Obiettivo: rovinare la festa a Marc
È un Alex Marquez decisamente battagliero, almeno a parole, quello che è arrivato a Motegi per il weekend del GP del Giappone. Lo spagnolo del team Gresini dopo Misano è rimasto l’unico avversario – almeno dal punto di vista aritmetico – nella marcia di conquista di suo fratello Marc verso il titolo iridato 2025 della MotoGP. Naturalmente il #73 è consapevole di avere chance infinitesimali rispetto al fratello maggiore, ma giustamente la sua intenzione è quella di posticipare il più possibile il momento delle celebrazioni di Marc.
Intervistato da Sky Sport MotoGP, Marquez junior ha sottolineato la buona tradizione che lo ha spesso accompagnato in Giappone – dove nel 2013 in Moto3 vinse la sua prima gara nel Motomondiale – e ha scherzato sui festeggiamenti previsti per suo fratello: “Arriviamo a Motegi in ottima forma, qui ho sempre ottenuto buoni risultati e ho vinto tre volte (tra Moto3 e Moto2) anche se non è una pista che mi piace molto – ha commentato Alex – proveremo a dare il massimo, come è stato a Barcellona e Misano. Dobbiamo mantenere quel livello ed essere sempre sul podio o molto vicino al podio, anche per confermare la seconda posizione in classifica. Questo sarebbe un risultato molto importante per noi”.
“Se ho già visto i festeggiamenti preparati da Marc? Io non ho ancora visto niente – ha commentato Alex, con una battuta – anche perché sono l’unico che si sta ancora giocando il Mondiale con lui. So che le opzioni che ho io sono molto difficili, ma devo comunque provare a fare il massimo. E se potrò ritardare la sua conquista del titolo sarà un bene per me, perché vorrà dire che ho fatto un bel weekend qui in Giappone. Quindi proveremo a far spostare la sua festa“.
Frecciata a Liberty
Alex Marquez poi non ha mancato di tirare una frecciata alla nuova proprietà americana della MotoGP, entrando nella controversa discussione sui titoli di Moto 2 e Moto 3, che con Liberty Media sembrano destinati a perdere valore: “Adesso è entrata Liberty, che ha speso tantissimo e vuole cambiare alcune idee, ma cambiare il pensiero di milioni di fans non è facile – ha sentenziato Marquez – soprattutto verso qualcosa è sempre stata in un certo modo. Cambiare la storia di 76 anni di Mondiale non sarà facile, ma vogliono questo“.