Non accenna a posarsi il polverone che si è sollevato in seguito all’esplodere della vicenda sul campo di gara del Volley Modena, neopromosso in A2 femminile, a distanza di vent’anni esatti dall’ultima stagione in serie A: la vicenda sembra ancora lontana dall’aver trovato un chiarimento definitivo, perché ogni attore della querelle sembra essersi arroccato sulle proprie posizioni, anche se la sensazione che si ricava dalle innumerevoli telefonate intercorse, è che esistano i margini per trovare un accordo, che nella realtà dei fatti deve essere trovato soprattutto tra il Volley Modena, ed il gestore del PalaMadiba, come in buona sostanza richiesto dal Comune. Pur senza rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale aggiuntiva al severo comunicato di mercoledì, ma anzi ribadendo che la posizione comunale rimane quella, in sostanza dalle stanze di Piazza Grande trapela la disponibilità a trovare una soluzione che salvi “capra e cavoli”, soluzione però che passa dall’accordo tra le due parti “private” della vicenda, ovvero il Volley Modena che vuole spendere poco, ed il gestore del PalaMadiba che dice che lui una bozza di contratto l’ha fornita, ma non ha mai ricevuto una risposta in merito, tanto meno che il contratto non fosse accettabile dal Volley Modena. “Prima di parlare con Culcasi, – tuona da Courmayeur dove ha presenziato alla presentazione dei campionati di A1 ed A2 Mirco Muzzioli, da una settimana effettivo presidente del Volley Modena Srl – voglio parlare con Bortolamasi, perché nel comunicato sono state dette troppe inesattezze che mi hanno anche danneggiato come immagine, prima fra tutte che in Comune non sapessero niente del discorso di Rubiera. Noi il 12 settembre abbiamo inviato una PEC a Bortolamasi, Guerzoni, ed altri dirigenti del Comune, chiarendo che la Lega aveva richiesto una data ultimativa per il 20 settembre (slittata solo in seguito al 20 ottobre) per la presentazione del completamento dei documenti necessari, tra cui un campo di gara omologato, e che in mancanza di risposte sul PalaMadiba, avremmo dovuto rivolgerci a Rubiera”. E cosa è successo? “Che il Comune ci ha risposto il 17 – prosegue Muzzioli – fissando un incontro per il 25, cosa che non potevamo accettare, con il rischio di farci buttare fuori dalla Lega”. Ma a Rubiera – viene fatto notare – ci erano andati prima, il 10 settembre, e pare sventolando la bozza di contratto del PalaMadiba, chiedendo un prezzo più basso: “Vero, a Rubiera spenderemo meno – conclude Muzzioli, – e vista anche la loro disponibilità in un momento di nostra grande difficoltà, penso che qualche gara andremo a farla al PalaBursi, ma ribadisco che non è stato firmato alcun contratto con Rubiera, ed anzi io ho messo a budget i costi che sosterremo al PalaMadiba, anche se il contratto con Culcasi andrà pesantemente rivisto, perché è pieno di assurdità”. Negli scacchi si direbbe che la situazione è “in stallo”, ma nella realtà non ci si può fermare, perché ormai il campionato incombe: “E sarà il campionato di una stagione importantissima per la pallavolo modenese, – chiarisce Vasco Lolli, presidente del Comitato provinciale FIPAV, e profondo conoscitore delle ’cose di Volley’, – piena di appuntamenti importanti, anche internazionali, per questo noi del Comitato abbiamo fatto di tutto per far giocare il Volley Modena a Modena, anche se personalmente ritengo non corretto il comportamento del Volley Modena, che aveva contattato Rubiera in tempi diversi”. La vicenda quindi non sembra conclusa, ma la sensazione è che si possa arrivare ad un compromesso: il problema sarà capire chi ci rimetterà meno “la faccia”, che poi è anche un modo educato per dire chi ci rimetterà meno soldi, con la speranza che a rimetterci non siano solanto i tifosi modenesi, molti dei quali nostalgicamente sperano proprio di rivedere la pallavolo femminile in città.