Diverse novità dalle riunioni dell’Unione Ciclistica Internazionale che si stanno svolgendo ai mondiali di ciclismo in Ruanda. Si è parlato di partecipazione alle corse, sperando in un maggiore coinvolgimento dei team (qualche dubbio sui team Word Tour che tendono a mandare seconde e terze linee nella gare considerate minori).

Alcune considerazioni (e il limite dei prezzi)

Una delle cose più interessanti, per i temi che siamo soliti trattare, riguarda un tetto ai prezzi dei materiali utilizzati alle Olimpiadi. Non si tratta, attenzione, di un tetto ai prezzi al pubblico, ma di una limitazione di prodotti che rischiano di essere insostenibili per le aziende. In sostanza, non si potranno più sviluppare biciclette e materiali ad hoc per gare specifiche senza badare a spese mettendoli poi in vendita a prezzi assurdi giusto per rispettare il regolamento che impone l’utilizzo di materiali regolamente in vendita. Vedremo, comunque, come si svilupperà la situazione pensando anche a una eventuale estensione ad altre situazioni.

Confermate, invece, le limitazioni alle misure di cui avevamo detto già nei precedenti articoli. Nuove regole anche per gli organizzatori (preoccupati sulla sostenibilità economica dei loro eventi).

Qui di seguito riprendiamo le novità diffuse dall’UCI.

Il Management Committee dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) si è riunito a Kigali, in Ruanda, dal 22 al 24 settembre, in occasione dei Mondiali su strada 2025. Nelle tre giornate di lavoro sono state approvate misure che riguardano la sicurezza dei corridori, la loro salute e l’evoluzione del calendario internazionale delle competizioni a partire dal 2026.

Partecipazione ai ProSeries e ranking

Dal 2026 gli organizzatori delle gare maschili UCI ProSeries dovranno invitare i cinque migliori UCI ProTeams del ranking della stagione precedente, oltre alle squadre locali. Si tratta di una decisione che amplia le opportunità di partecipazione e segue l’introduzione, avvenuta nel 2025, delle wild card per le tre migliori ProTeams nei grandi giri WorldTour.

In prospettiva 2027 verrà introdotto un sistema che consentirà ai team stradali di accumulare punti anche grazie ai risultati dei propri corridori in altre discipline: pista, mountain bike cross country olimpico, ciclocross e gravel. Verranno conteggiati i piazzamenti ai Mondiali e nelle classifiche finali di Coppa del Mondo. I punti non influenzeranno i ranking individuali né quelli per nazioni, ma solo la classifica dei team su strada.

Sviluppo dei giovani corridori

Dal 2026 non ci sarà più la Nations’ Cup Under 23, mentre maggiore attenzione sarà rivolta alle categorie Junior maschile e femminile. I due circuiti saranno sviluppati a livello globale con tappe su più continenti e una finale di stagione. Accanto a ciò verranno create squadre giovanili strutturate, con regole chiare di composizione e partecipazione, sotto il controllo delle federazioni nazionali. L’obiettivo è offrire ai giovani un percorso di crescita che li porti gradualmente verso i team di sviluppo e le squadre professionistiche.

Modifiche ai calendari 2026

Il calendario internazionale 2026 è stato ufficializzato per tutte le discipline. Nel ciclismo su strada spicca la novità del Tour de Suisse maschile e femminile, che si terranno in contemporanea dal 17 al 21 giugno con lo stesso formato di cinque giorni. Per consentire questa scelta, la Copenhagen Sprint sarà anticipata al 13-14 giugno. Inoltre, il Simac Ladies Tour non farà più parte della Women’s WorldTour ma passerà alla ProSeries, in parallelo al Tour of Holland maschile.

Sono stati approvati anche i calendari per mountain bike, BMX, pista, paraciclismo, indoor cycling, gravel e Gran Fondo. Nel settore paralimpico sono state riprogrammate le date dei Mondiali su pista di Apeldoorn, che si terranno dal 26 ottobre al 1° novembre 2026.

Regolamenti su materiali ed equipaggiamento

Un’ampia parte delle decisioni ha riguardato le regole tecniche. Dal 2027 verranno introdotti limiti di prezzo per i materiali destinati alle Olimpiadi di Los Angeles, riguardanti telai, ruote, manubri, caschi e body da pista. Lo scopo è garantire parità di accesso a tutte le nazioni.

Dal 2026 entreranno in vigore nuove misure sui manubri nelle gare su strada e ciclocross: larghezza minima di 400 millimetri, massimo flare di 65 millimetri e distanza interna massima tra i comandi di 280 millimetri. Per la pista i limiti saranno fissati a 350 millimetri di larghezza complessiva, 80 millimetri di flare e sezione massima di 65 millimetri, con applicazione dal 2027. Nuove regole riguarderanno anche i caschi per le gare di gruppo: obbligo di ventilazione, divieto di visiere integrate o di coperture per le orecchie.

Sicurezza delle corse e salute degli atleti

Sul tema sicurezza, il Management Committee ha valutato lo studio sulle barriere d’arrivo. Saranno definiti requisiti per peso, dimensioni, resistenza e sistema di fissaggio, con un protocollo di test previsto entro il 2026. Gli organizzatori delle corse WorldTour, Women’s WorldTour e ProSeries dovranno rispettare nuove specifiche su segnaletica, zone di rifornimento, controlli tecnici e test contro la frode tecnologica.

Per la salute degli atleti, l’UCI ha presentato il lavoro in corso sulla sindrome REDs (Relative Energy Deficiency in Sport), con strumenti dedicati ai medici di squadra per la prevenzione. È stato inoltre approvato un protocollo di pesatura per le competizioni di ciclismo eSports, con l’obiettivo di prevenire pratiche rischiose come la disidratazione volontaria.

Il prossimo incontro del Management Committee si svolgerà a Hulst, nei Paesi Bassi, il 29 e 30 gennaio 2026, in occasione dei Mondiali di ciclocross.