È uno Jannik Sinner soddisfatto quello che si è presentato ai microfoni dei media in conferenza stampa a Pechino (Cina), dopo il brillante esordio nell’ATP500 asiatico. Il duplice 6-2 rifilato al croato a Marin Cilic è stato frutto di una prestazione estremamente solida dell’azzurro, che era sotto osservazione specialmente per le ormai note percentuale di prime di servizio in campo.
Ebbene, Jannik si è attestato sul 77%, vincendo il 75% dei punti. Medie molto alte, anche perché frutto di una scelta precisa, ovvero abbassare un po’ la velocità media e cercare maggiormente la precisione per avere comunque l’opportunità di comandare lo scambio.
“La percentuale al servizio è molto importante per la mia carriera, sto pensando molto alla parte tecnica e sto anche gestendo direzioni e variazioni, ci sta che a volte si abbassi la velocità media però con una percentuale più alta. In questo match ho servito molto bene, il servizio è il nostro obiettivo. In questo momento sto cercando di automatizzare il movimento e tutte le cose a cui devo pensare. Poi vediamo e se è stata casualità o meno. Ci stiamo lavorando molto“, ha spiegato in conferenza l’azzurro.
Come è noto, la sconfitta nella finale degli US Open contro lo spagnolo Carlos Alcaraz è costata la vetta della graduatoria, a vantaggio proprio dell’iberico, ma per Jannik le cose non sono cambiate: “Non credo che perdere la prima posizione mondiale mi tolga pressione. La stagione è andata come è andata. Ci siamo divisi gli Slam ma abbiamo avuto due stagioni diverse. Sono contento e credo sia da rimarcare ciò che ho fatto in questo 2025, ma anche i tanti titoli vinti da Carlos sono impressionanti. Al momento merita di essere lì, ha giocato più tornei e li ha giocati tutti molto bene. Se vince e fa grandi risultati meriti di stare lì. Quello che succederà a Torino? Vedremo“.
A proposito degli impegni futuri, Sinner si è anche pronunciato sull’impegno nelle Finali di Coppa Davis a Bologna: “Devo ancora decidere onestamente, non ci sto pensando in questo momento. Vedremo“. Una presenza che dipenderà dagli impegni e dalle energie a sua disposizione nell’ultima parte del 2025.