L’ipotesi degli inquirenti, riporta Repubblica, è che dietro quell’inchiesta del 2017 ci fosse il dolo e un pagamento in contanti. Si fa riferimento a un appunto a penna su un bloc notes: “Venditti / gip archivia X 20-30 euro”. La data, “febbraio 2016”, sarebbe erroneamente anticipata di un anno. La grafia, secondo gli investigatori, è quella di Giuseppe Sempio.