All’anagrafe fu registrato come Cristiano Gaetano Rossi, ma per chi lo seguiva era Christian. Un nome d’arte che gli suggerì Mina. Christian, cantante palermitano che sognava di fare il calciatore, è venuto a mancare all’età di 82 anni. I meno giovani ricorderanno i suoi pezzi più famosi, “Cara” e “Daniela” su tutti. Melodie che lo portarono a essere definito la risposta italiana a Julio Iglesias, per il suo stile romantico e i modi eleganti.
Paragoni a parte, Christian è stato una voce simbolo della musica italiana, soprattutto negli anni Ottanta, periodo del suo maggiore successo. Nato l’8 settembre del 1943, sarà ricordato per la sua lunga carriera e i milioni di dischi venduti. È morto al Policlinico di Milano, dove era ricoverato per un’emorragia cerebrale.
In un’intervista rilasciata a inizio anno al Corriere della Sera, aveva raccontato uno dei momenti più toccanti della sua vita artistica, ovvero quando cantò per papa Giovanni Paolo II a Castelgandolfo: “Fu un regalo per lui dei ragazzi di Azione cattolica. E cantò anche lui insieme a me”, raccontò con emozione.
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E nella stessa intervista rivelò anche l’origine del suo nome d’arte, pensato dalla grande Mina. Lo sentì cantare e quando lui le disse il suo nome intero lei gli fece notare quanto fosse cacofonico e gli propose: “Che ne dici di Christian?”. Il suggerimento fu accolto. E contribuì alla nascita di una carriera artistica.
Ma non fu quello l’unico consiglio “prezioso” di cui si vantava. Ricordava spesso quella volta che incontrò Lucio Battisti nel 1970, il quale lo esortò a sorridere un po’ meno. Ma Christian era così. Quando cantava faticava a nascondere la gioia di farlo. “Esageravo per l’emozione, ma ero così felice”, raccontò nella sua ultima intervista.
Adesso che non c’è più in tanti ricorderanno la sua arte, ma in pochi sanno che iniziò a esibirsi sui palchi quando fu costretto a rinunciare ai campi di calcio. Sì, perché oltre alla musica, aveva la passione per il pallone che lo aveva spinto a militare nelle giovanili del Palermo e del Mantova, finché un infortunio lo obbligò a porre fine al sogno di continuare a giocare.
Finita una carriera ne iniziò un’altra. Sì, “Cara” e “Daniela” sono i suoi più grandi successi, quelli a cui tutti accostano il suo nome, ma nella sua storia canora c’è anche la vittoria del concorso Voci Nuove di Milano e del Festivalbar 1970 nella sezione giovani con il brano “Firmamento”.
Partecipò anche a sei edizioni del festival di Sanremo senza però mai vincere, per lui scrissero Bruno Lauzi, Mogol e Cristiano Malgioglio. La sua voce raggiunse anche i teatri dove fu attore e cantate di musical, il suo volto fu protagonista di fotoromanzi di successo ed esordì anche nel cinema con Renzo Arbore e al fianco di Roberto Benigni.
Il nome di Christian fu legato anche al gossip. In particolare quando nel 1986 sposò l’ex showgirl Dora Moroni. Un matrimonio, durato 11 anni, che spesso fece discutere per le accuse di tradimenti da parte della donna.