Uno studio cinese rivela la playlist perfetta contro il mal d’auto: dimezza nausea e vertigini durante i viaggi in macchina

Eugenio Spagnuolo

26 settembre – 08:09 – MILANO

Chi viaggia spesso in auto, e sa di essere vulnerabile al mal d’auto, è abituato a una serie di espedienti: evitare di leggere durante il viaggio, tenere il finestrino aperto, guardare davanti e non di lato, prendere un farmaco prima di partire. Ora però la ricerca aggiunge un nuovo possibile rimedio, accessibile e privo di effetti collaterali: la musica giusta. Secondo uno studio cinese, alcune melodie riducono i sintomi del mal d’auto di oltre la metà, mentre altre… li peggiorerebbero. 

musica da viaggio: lo studio—  

I ricercatori dell’Università di Chongqing hanno testato l’effetto di 4 generi musicali diversi su 30 volontari, monitorando in tempo reale sia i loro sintomi che l’attività cerebrale attraverso elettroencefalogramma. La musica dolce e quella allegra si sono rivelate le più efficaci, riducendo nausea e vertigini rispettivamente del 56,7 e del 57,3 per cento. La musica “appassionante” ha aiutato in misura minore (48,3 per cento), mentre quella triste ha fatto peggio del semplice aspettare che i sintomi passassero da soli. “La musica triste crea un effetto di risonanza emotiva che può intensificare le sensazioni spiacevoli del mal d’auto”, spiegano gli autori dello studio pubblicato su Frontiers in Human Neuroscience. “Invece di fornire sollievo, le melodie malinconiche sembrano rendere le persone più consapevoli del loro disagio”.

il cervello è in ascolto—  

I meccanismi dietro questi effetti sono diversi a seconda del tipo di playlist. La musica dolce agisce calmando il sistema nervoso e riducendo le risposte di stress che possono peggiorare la nausea. Quella allegra, invece, distrae dal disagio attivando i sistemi di ricompensa del cervello e migliorando l’umore. Il monitoraggio cerebrale ha rivelato che il sollievo dai sintomi si associa a un aumento delle onde alfa (8-13 Hz), tipicamente collegate a stati di rilassamento e calma. Durante il mal d’auto, l’attività elettrica nel lobo occipitale – l’area posteriore del cervello che elabora le informazioni visive – è meno attiva; quando i sintomi migliorano, con la musica o semplicemente riposando, l’attività torna a intensificarsi.

guida autonoma—  

La scoperta potrebbe rivelarsi molto utile nell’era delle auto a guida autonoma, quando trascorreremo più tempo guardando schermi o leggendo, invece di guardare la strada, aumentando il rischio di cinetosi. I ricercatori immaginano scenari futuri in cui le auto potrebbero monitorare i passeggeri per rilevare i segni del mal d’auto e regolare di conseguenza l’ambiente audio. Bangbei Tang e i suoi colleghi riconoscono però alcuni limiti del loro studio: il campione di 30 partecipanti era relativamente piccolo e composto solo da giovani adulti tra i 20 e i 30 anni, mentre la suscettibilità al mal d’auto varia molto con l’età. Inoltre ogni prova musicale è durata solo 60 secondi, un tempo che non riflette la durata dei viaggi reali. Nonostante queste limitazioni, la terapia musicale si è mostrata un’alternativa ai trattamenti farmacologici, che spesso causano sonnolenza o altri effetti collaterali. E provare non costa nulla.